Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ad Aliona Gloukhova il decimo premio Murat
Giunto alla decima edizione, il «Premio Murat 2019 Un romanzo francese per l’Italia» è stato consegnato ieri mattina a Bari dalle mani del rettore dell’Università, Stefano Bronzini, alla scrittrice (bielorussa di nascita, ma francese per scelta di vita ed espressiva) Aliona Gloukhova per il romanzo Dans l’eau je suis chez moi, alla presenza dell’editore francese Yves Pagès (Edizioni Verticales), di Antonio Uricchio (direttivo Anvur), di Matteo Majorano, fondatore del Premio, di Marie Thérèse Jacquet, coordinatrice dell’evento insieme al Grec, e di un numerosissimo pubblico di studenti, affluiti per l’occasione ad AncheCinema.
Nato da un’idea di Majorano, il premio Murat, riconoscimento per un romanzo contemporaneo francese inedito in Italia, costituisce l’illustrazione migliore e il punto di convergenza delle ambizioni che il suo ideatore si era dato insieme al suo Groupe de recherche sur l’extrême contemporain (Grec), a partire da quei lontani e pionieristici anni Novanta.
Amare la letteratura e farla amare. Riconoscere nuove scritture e condividere queste pagine in francese con i giurati – studenti e docenti dell’Università e della Scuola –, in nome di un’arte che con il proprio «indicibile» si fa resistenza alla mediocrità e semina curiosità: questi gli obiettivi prefissi e raggiunti nel corso di due decenni di lavoro ininterrotto, come testimonia il numero crescente dei giurati. Dalla prima edizione, nel 2001, ad oggi, la giuria è andata crescendo, passando dai 216 ai 1.647 voti di questa ultima edizione.
Per celebrare i 20 anni del premio, e in segno di riconoscimento a chi ha lanciato questa sfida e l’ha accompagnata nel tempo, a Majorano è stato dedicato un volume a più mani curato dal Grec che gli è stato consegnato a sorpresa durante la premiazione. Il testo (Premio Murat 2001-2017 / Pagine per Matteo Majorano, edito da Quodlibet), che contiene tra gli altri scritti di Pierre Bergounioux, Antonio Moresco, Akira Mizubayashi e Fabio Scotto, è un omaggio a quel professore che ha ritagliato un nuovo spazio di ricerca per la letteratura francese, assegnando le prime tesi di laurea e di dottorato su autori «viventi, sconosciuti, senza rete». «La letteratura ci vuole vivi e capaci di sentire, di avere inclinazioni, di affrontare la nostra parte d’ombra, ci vuole più sensibili e capaci di giudizio autonomo», ha sottolineato Majorano durante il suo intervento dal titolo «In che mondo viviamo?».
In sintonia con la sensibilità artistica del Grec, questa edizione-anniversario si è avvalsa del contributo di una composizione audio-video, firmata Star80 dal titolo Keep Going On, «un regalo» per il Grec con l’augurio di continuare ad andare avanti.
Inediti Obiettivo scoprire la scrittura di autori francofoni viventi e sconosciuti da noi, da proporre ai lettori italiani