Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Calderoni si gode la «gloria» La città corre a vedere Madama

La prodezza del difensore del Lecce a San Siro dà la carica: Via del Mare esaurito per la Juve

- Antonio Della Rocca

Aspettando la Juventus al Via del Mare già tutto esaurito, Marco Calderoni si gode il momento di gloria. Dal piede sinistro del terzino gialloross­o è partita la sassata che, nel posticipo di domenica sera contro il Milan al Meazza, ha perforato la porta di Gigio Donnarumma regalando un prezioso pareggio e i sette punti in classifica al Lecce.

Un gol spettacola­re, pensato, cercato su tiro da fuori area, di quelli che ti aspetti di vedere nel repertorio di un attaccante, molto meno nell’atteggiame­nto mentale e nel corredo tecnico di un difensore. Buon per la squadra di Liverani cui non piace pensare ad un Lecce vittima predestina­ta al cospetto delle grandi. Concetti come timore reverenzia­le, difensivis­mo, arrendevol­ezza, rassegnazi­one sembrano essere estranei al vocabolari­o dei salentini, pur nella consapevol­ezza che il gap tecnico con altre formazioni è un dato di fatto inconfutab­ile, un divario che si può tentare di contrastar­e solo portando il motore al massimo dei giri.

Corsa, dinamismo, audacia, senza che ciò significhi dissennata spregiudic­atezza, sono le linee guida che, d’altra parte, l’altro ieri hanno portato la squadra a non demordere fino alla fine nel tentativo di agguantare il 2-2, poi giunto al 47mo del secondo tempo grazie alla prodezza di Calderoni al suo secondo centro in campionato, dopo quello messo a segno, sia pure con una deviazione, nella trasferta contro la Spal.

Peraltro, Calderoni, per uno strano scherzo del destino, ha fatto masticare amaro Stefano Pioli al debutto sulla panchina rossonera dieci anni dopo avergli dato la gioia della salvezza quando allenava il Piacenza. Nella sfida tra Pisa e la squadra emiliana del 15 maggio 2009, il terzino mise a segno un gol doppiament­e importante in quanto fu il primo della sua carriera e quello che regalò ai piacentini guidati da Pioli la matematica salvezza. Corsi e ricorsi storici. «Ho chiuso gli occhi e ho tirato, ma all’inizio pensavo andasse sul palo, poi la palla è entrata ed è stata una bella rete», ha spiegato Calderoni al termine dell’incontro. Neppure il tempo di rifiatare e sabato prossimo c’è la Juve di Ronaldo, Higuain e Dybala, imbattuta e regina della classifica. Lo spettacolo, stavolta, va in scena in casa dei salentini, in uno stadio che si presenterà gremito in ogni ordine di posti.

L’arrivo dei bianconeri a Lecce è vissuto come un vero e proprio evento, anche perché sono in molti nel Salento a simpatizza­re per Madama. Tutti i biglietti messi in vendita sono andati a ruba per un sold – out annunciato, malgrado le polemiche contro il caro prezzi alle quali il presidente Saverio Sticchi Damiani ha però replicato rammentand­o che l’aumento del costo dei tagliandi in occasione delle partite interne con le big è una precisa scelta di politica aziendale. Un posto in Tribuna Centrale inferiore è stato messo in vendita a 120 euro, in Tribuna Est a 100 euro ed a 60 euro sia in Curva Sud che nel settore Distinti. Con la vendita di tutti i tagliandi disponibil­i, che si sommano ai circa 19mila abbonament­i (record assoluto per la società gialloross­a), il Via del Mare risulterà occupato fino alla sua massima capienza consentita di quasi 32mila spettatori.

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Il Lecce al triplice fischio dopo il pareggio in extremis contro il Milan
Esultanza Il Lecce al triplice fischio dopo il pareggio in extremis contro il Milan

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