Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il fenomeno delle guide abusive La Finanza ne scopre altre tre ma quelle ufficiali ora si ribellano
La Guardia di finanza denuncia tre operatori non autorizzati, ma è solo la punta dell’iceberg
Guide abusive che accompagnano comitive di turisti e descrivono storia e peculiarità di Matera. Nella città dei Sassi se ne incontrano a centinaia ogni giorno e spesso accade che le singole versioni della vita millenaria della città vengano fornite con informazioni sbagliate o inventate di sana pianta.
Il fenomeno delle guide abusive a Matera appartiene ormai quasi al folclore locale: tutti le conoscono e le subiscono lasciando proliferare un indotto illegale che toglie lavoro e qualità a chi, invece, è qualificato per svolgere questa professione. E così l’operazione della Guardia di Finanza che ha denunciato tre persone che accompagnavano turisti senza possedere i requisiti necessari, è diventata in poche ore il segnale di un grimaldello giuridico ormai necessario anche per il flusso turistico in perenne crescita a Matera. Le tre guide abusive avevano appena terminato alcuni tour nei Sassi, che in genere prevedono soste in negozi segnalati al tour operator altrettanto illegale e degustazione (con acquisto quasi garantito) di prodotti tipici e chincaglierie varie. La tariffa era di 20 euro a persona e i turisti italiani e stranieri pagavano regolarmente convincendosi che le informazioni fornite da questi improvvisati operatori turistici descrivessero la vera storia della città dei Sassi. I tre sono stati seguiti dagli uomini delle Fiamme Gialle per alcuni giorni fino ad arrivare alla denuncia alla Procura per esercizio abusivo della professione. «Il fenomeno esiste da anni, ma non ha mai registrato una risposta tempestiva – spiega Giovanni Ricciardi, guida storica della città – che ha fatto aumentare i casi. Con gli arrivi in città che si sono moltiplicati, poi, la situazione si diffonde maggiormente. Il vero problema è che in Italia il turismo non viene ancora considerato un’industria ma un hobby, un passatempo che chiunque può svolgere anche senza competenze. A ciò si aggiunga che il ministero del Turismo non esiste ma è stato inglobato prima in quello dell’Agricoltura e ora in quello della Cultura, quando avrebbe dovuto diventare competenza singola. È già sul tavolo del governo da anni – aggiunge Ricciardi – una legge nazionale per il riordino della professione. Nel frattempo nessuno vuole aprire la partita Iva che con il regime forfettario potrebbe aiutare chi vuole intraprendere la professione. E così si preferisce una attività che alimenta la piccola illegalità e si diffonde molto velocemente».
Anche per Luigi Mazzoccoli il rapporto con i turisti, basato sulla trasparenza e la affidabilità delle informazioni è fondamentale. «Prima di tutto c’è il rispetto per i
Lavoro L’assessore Liantonio: «Plauso alle forze dell’ordine»
consumatori che non devono essere ingannati e per questo l’operazione della Finanza non può che essere un passo importante. Noi guide autorizzate chiediamo da tempo che si combatta questo fenomeno che registra anche nuovi in ingressi di abusivi negli ultimi tempi legati all’aumento delle presenze in città. Per fortuna il fenomeno non ci danneggia perché siamo su piani diversi ma mi fa rabbia trovarmi in un vicolo dei Sassi accanto a uno di loro che svolge una professione per la quale io e molti altri abbiamo studiato». Alla guardia alta contro l’illegalità e alla tutela del territorio fa riferimento l’assessore comunale al Turismo, Mariangela Liantonio: «Sono felicissima che la Guardia di Finanza abbia scoperto guide abusive e questo dimostra che il lavoro che le forze dell’ordine stanno svolgendo è fondamentale per evitare che la città diventi luogo di saccheggio. L’abusivismo turistico deve essere sconfitto sia che riguardi le guide che le strutture ricettive su cui il Comune, attraverso la Polizia locale, ha posto la propria attenzione da tempo. Il lavoro svolto con le associazioni di categoria, in questo senso, è stato un meccanismo di confronto molto importante».