Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Nel centrosinistra la tentazione si chiama Carofiglio
Gentile impegnata nella raccolta delle firme per le primarie, Amati e Stefàno non sciolgono la riserva
Ora il lavoro si svolge prevalentemente sotto traccia. Gli interessati alle primarie del centrosinistra lavorano a costruire le condizioni per potersi candidare: ossia raccogliere firme e soprattutto consenso. Mentre sono in corso tali manovre – o forse proprio per questo – rispunta il nome dello scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio quale possibile candidato alle Regionali 2020. La voce era circolata insistentemente nell’inverno scorso, quando si costruì il primo nucleo di dissenso verso il governatore Michele Emiliano. A febbraio lo scrittore partecipò e prese la parola all’iniziativa organizzata da coloro che venivano indicati come i dissidenti del centrosinistra (Sinistra italiana, Giusta Causa, Puglia in più). Carofiglio, va aggiunto, smentì più volte di essere interessato. Il 12 ottobre, poi, si è rivisto all’iniziativa organizzata da Giusta Causa ma senza intervenire dal podio. Negli ultimi giorni si è ripreso a parlare di lui. Che possa partecipare alle primarie sembra difficile: dovrebbe raccogliere le seimila firme previste per chi non è iscritto al Pd (i dem hanno altre regole interne) e finora non si notano attività di questo genere. L’unica possibilità – si fa osservare – è che Carofiglio possa essere designato direttamente dai vertici nazionali del Pd e dei 5 Stelle, dunque saltando le primarie, in quanto presumibilmente gradito da entrambe le forze politiche. E questo nella eventualità che maturasse un accordo nazionale sulla testa del governatore uscente e delle formazioni che lo sostengono in Puglia. In realtà, da quanto appare e da quanto sostengono coloro che si dicono vicini a Carofiglio, lo scrittore non avrebbe alcuna intenzione di lasciare o ridimensionare l’attività di scrittore: situazione naturale per chi volesse aspirare a correre da governatore.
Sono invece al lavoro gli altri aspiranti candidati alle primarie. L’ex eurodeputata pd Elena Gentile sta raccogliendo le firme che le sono necessarie: una settantina di delegati dell’assemblea regionale (il 35% della platea) oppure 2.300 iscritti. Gentile si muove in entrambe le direzioni. Da quel che traspare, si prepara a chiedere il sostegno di un pezzo del Pd, del mondo vendoliano (è stata assessora nella giunta guidata da Vendola), tra gli aderenti a Giusta Causa. Il consigliere regionale Fabiano Amati (Pd), benché non abbia sciolto la riserva, sta verificando la possibilità di raccogliere le firme indispensabili. Più abbottonato resta il senatore pd Dario Stefàno. La petizione on line che gli chiede di mettersi in gioco (candidandosi direttamente alle Regionali e saltando le primarie) ha superato le cinquemila firme. Lavora a raccogliere le 6.000 firme, invece, il sociologo Leo Palmisano, sostenuto dal movimento Possibile.
Il prossimo appuntamento per la coalizione è l’incontro fissato sabato prossimo con Emiliano. In agenda una discussione sul programma di fine legislatura. Argomento sul quale il governatore pare abbastanza circospetto. Il programma è stato realizzato con l’esperienza delle Sagre, ha già dichiarato, e non può essere modificato se non con la stessa modalità.
L’incarico La designazione dello scrittore sarebbe possibile solo se arrivasse da Roma