Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il naufragio di Medicina a Taranto
Sede inadeguata, studenti in rivolta. L’Ateneo chiude il corso inaugurato solo 5 giorni fa
Il sogno si è subito infranto. Il corso di laurea in Medicina, a Taranto, inaugurato non più tardi di venerdì scorso, è stato sospeso (per quest’anno) dal rettore dell’Università di Bari. Bronzini ha accolto così le pro- teste degli studenti per l’inadeguatezza della sede prescelta.
Il sogno si è infranto subito contro la realtà. Il corso di laurea in Medicina, a Taranto, non regge e il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, preferisce chiuderlo dopo soli 8 giorni di lezione e un’inaugurazione celebrata in mezzo alle proteste quattro giorni fa. «Abbiamo preferito sospendere ora – dice il rettore – lavorando già da oggi al consolidamento dell’iniziativa per riavviarla l’anno prossimo». Il rettore e i docenti hanno fiducia, credono che il corso di studi a Taranto possa funzionare malgrado la falsa partenza di quest’anno. «Abbiamo messo sul tavolo un progetto molto serio – aggiunge – sarebbe stato difficile partire in queste condizioni, meglio rinviare con il consolidamento di questo canale formativo. Lavoreremo seriamente, con l’appoggio importante del Comune, della Regione e della Asl per farlo ripartire. Non è un passo indietro ma una pausa per andare avanti meglio. Lavorerò nella direzione di un futuro che veda lo sviluppo dell’Università a Taranto. Avere la forza di fermarsi per pensare come procedere meglio è uno degli elementi costitutivi del pensiero moderno. Sono sicuro che Taranto ha una gioventù che saprà cogliere le occasioni che le verranno offerte».
Quest’anno, bisogna rilevare, non ha saputo coglierle. Il corso di laurea a Taranto aveva a disposizione 60 posti. Ne sono stati assegnati 48. Soltanto quattro ragazzi di Taranto hanno scelto di studiare Medicina nella propria città. Gli altri hanno preferito Bari. In base allo scorrimento della graduatoria degli aventi diritto s’è creata una situazione che ha visto la maggioranza di studenti arrivare dalla provincia di Bari e Foggia innescando un pendolarismo all’incontrario che ha suscitato proteste. Il rettore e il suo gruppo di lavoro ne hanno parlato con il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sceso a Taranto l’altro ieri per l’inaugurazione dell’anno scolastico regionale. E sono emerse considerazioni che hanno indotto Stefano Bronzini a prendere la decisione di sospendere l’anno appena aperto a Taranto e rinviare al prossimo anno accademico. In una nota dell’Università è scritto che «il rettore dell’Università di Bari, a seguito dell’incontro con gli studenti tenutosi nella sede didattica di Taranto, ha assunto la seguente decisione: i candidati che hanno espresso preferenza per la sede didattica di Taranto e/o a detta sede assegnati in base alle graduatorie, sono ammessi alla frequenza dei corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia presso la sede di Bari, a partire da lunedì 28 ottobre 2019». Il rettore sottolinea l’apporto di enti e istituzioni e ringrazia «tutti gli artefici istituzionali del progetto Medicina Taranto che hanno partecipato al comune desiderio di costituzione di una realtà formativa anche in ambito sanitario, certo che il cammino intrapreso potrà trovare piena realizzazione in un prossimo futuro». Sulla questione è subito intervenuto il consigliere regionale Giuseppe Turco (La Puglia con Emiliano): «Faremo di tutto - ha detto - perché la facoltà resti nel capoluogo ionico».