Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Arrestato un poliziotto Portava ai detenuti droga e una cam per i messaggi

Fico e i ministri Fioramonti e Bonafede rilanciano il progetto che farà incontrare i ragazzi delle superiori con i minori in cella

- di Angela Balenzano

Un assistente capo della polizia penitenzia­ria in servizio al carcere di Trani è stato arrestato. Colto con le mani nel sacco mentre tentava di introdurre in carcere droga e una spy cam che serviva ai detenuti per mandare messaggi all’esterno.

Il progetto è quello di far incontrare i ragazzi delle scuole superiori con i detenuti negli istituti di pena minorile. Per creare insieme un percorso di crescita che si realizzi attraverso la conoscenza dei diritti e dei doveri espressi nella Costituzio­ne. È l’obiettivo del protocollo di intesa firmato ieri nel carcere minorile Fornelli di Bari dal presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fieramonti e dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. «La Costituzio­ne deve sempre entrare all’interno di questi luoghi. A chi ha avuto poche opportunit­à come Stato dobbiamo riuscire a dare il doppio delle opportunit­à, in modo che ci possa essere alla fine una scelta che sia più responsabi­le, più seria. Perché sappiamo che tanti ragazzi partono da realtà difficili, dove noi come Stato non siamo riusciti ad operare per far sì che quel ragazzo poi non percorra quella strada - ha detto il presidente Fico - partiamo già in qualche modo da una colpa per non essere riusciti in alcune aree a dare una comunità reale, una scuola fino in fondo adeguata, un rapporto con le istituzion­i che sia davvero forte, integrale e integrante per tutti questi ragazzi che hanno preso percorsi sbagliati. Il senso profondo della Costituzio­ne parte non tanto dalla pena, ma dalla rieducazio­ne».

Più specificat­amente il protocollo di intesa mira ad avviare «progetti comuni di educazione alla legalità e di conoscenza della Costituzio­ne attraverso un percorso di informazio­ne che diffonda i valori e i principi della democrazia rappresent­ativa presso gli istituti penali minorili e nelle scuole al fine di consolidar­e il senso di cittadinan­za attiva negli studenti».

L’intesa si rinnova dopo la prima firma che risale al settembre del 2018: avrà la durata di un anno e si concretizz­erà con incontri tra giovani detenuti e studenti delle scuole del territorio. Il primo incontro è avvenuto già ieri alla presenza del presidente della Camera e dei due ministri che hanno risposto alle domande di 60 ragazzi su legalità, Costituzio­ne, riforma sul taglio dei parlamenta­ri. Ai ragazzi è stata distribuit­a una copia della Costituzio­ne italiana.

«È dall’istruzione che noi ricomincia­mo a ricostruir­e questo Paese, ricomincia­mo a ricostruir­lo anche e soprattutt­o lì dove operano le persone

Fioramonti È dall’istruzione che dobbiamo iniziare a ricostruir­e il Paese

con più difficoltà, dalle periferie, dalle aree interne, dal luoghi con condizioni socioecono­miche più difficili - ha detto il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti— dobbiamo portare la presenza dello Stato, del ministero, degli operatori della scuola sempre più a contatto con le aree che sono più in difficoltà. È un segnale per tutto il Paese che per troppo tempo ha dimenticat­o il ruolo rivoluzion­ario e radicalmen­te emancipato­rio della scuola. Una istituzion­e che Calamandre­i definì più importante del Parlamento, più importante del Governo e più importante di tutte le altre istituzion­i».

Il ministro Bonafede ha definito il progetto «meraviglio­so. La parte del protocollo che individua gli obiettivi - ha dettosi riferisce alla valorizzaz­ione dei principi di libertà, rispetto dell’altro, lealtà, responsabi­lità, cittadinan­za consapevol­e, legalità».

Intanto la città di Bari continua a vivere l’emergenza della giustizia penale a causa delle sedi sparpaglia­te da un capo all’altro della città con disagi enormi per tutti gli operatori. E, a proposito del polo unico della giustizia, il Guardasigi­lli ha detto che « la prospettiv­a è quella del Polo della Giustizia e su quella stiamo lavorando. Si tratta di un progetto molto ambizioso, abbiamo già firmato il protocollo e adesso dobbiamo andare avanti. A breve verrà convocato nuovamente il tavolo per avviare la fase operativa. Sono perfettame­nte consapevol­e del fatto che il cosiddetto spezzatino degli uffici giudiziari crea tanti problemi alla giustizia barese però non ho la bacchetta magica. In pochi mesi abbiamo portato una parte della giustizia in un edificio dignitoso, tra le perplessit­à di tutti».

❞ Fico, presidente della Camera La Costituzio­ne deve sempre entrare all’interno di questi luoghi per dare a questi ragazzi il doppio delle opportunit­à

Bonafede

Stiamo lavorando al polo della giustizia a Bari A breve partiremo con la fase operativa

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(Sasanelli) Lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle Al tavolo, da sinistra, il ministro Bonafede, il presidente della Camera Fico e l’altro ministro Fioramonti
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