Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il dolcetto delle mamme contro i teppisti

Iniziativa al quartiere Libertà: un dono ai bambini per fermare i vandali di Halloween

- di Francesco Petruzzell­i

In vista di Halloween diversi cittadini a Bari si stanno organizzan­do per mettere un freno all’inciviltà. L’idea parte dal quartiere Libertà, uno dei rioni popolari della città, dove un gruppo di donne aderenti al comitato «Doniamo in libertà dal Libertà» ha deciso di chiamare a raccolta i ragazzini per il pomeriggio del 31 ottobre: si donano dolci e in cambio si chiede di non sporcare le strade del quartiere.

In dono un dolcetto. Con una promessa: niente uova, farina e altro sulle teste dei passanti, sulle vetrine dei negozi e sulle facciate dei palazzi. «Quegli alimenti lasciateli a casa e magari fateci un dolce con le mamme. E portatelo, così lo mangiamo insieme», è il monito che lanciano altre mamme. Per ora in otto, ma pronte ad aumentare per una campagna di sensibiliz­zazione durante l’attesa serata di mostriciat­toli, fantasmi e diavoletti. Quando i più esagitati si lasciano andare a qualche scherzetto di troppo imbrattand­o tutto ciò che capita. E da queste parti ancora se li ricordano i dispetti poco divertenti dello scorso anno.

In vista di Halloween diversi cittadini a Bari si stanno organizzan­do per mettere un freno all’inciviltà. L’idea parte dal quartiere Libertà dove un gruppo di donne aderenti al «Doniamo in libertà dal Libertà» (un comitato molto attivo nell’assistenza e nell’aiuto ai più bisognosi e alle famiglie indigenti con la raccolta di viveri e indumenti) ha così deciso di chiamare a raccolta bambini e ragazzini per il pomeriggio del prossimo 31 ottobre. L’appuntamen­to sarà dalle 18 in via Manzoni, dove alcune mamme si vestiranno da streghette e diavoletti distribuen­do dolciumi a bambini e ragazzini, pronti alla fatidica domanda «dolcetto o scherzetto?». «Ma doneremo solo a una condizione: non lanciare le buste di farina e di uova. Solo così potremo festeggiar­e mantenendo il decoro della strada e del quartiere» dice Francesca Zicca, una negoziante di via Manzoni e ideatrice di questo zuccherato flash mob.

E così al civico 56 della sua attività ha iniziato da diversi giorni una raccolta spontanea di dolciumi, arrivata quasi a dieci chili. «Cioccolati­ni, caramelle, gommose, biscotti, wafer. Tutto ciò che sia sigillato, con una scadenza tracciabil­e e chiara. Chiunque può passare da noi e donare. Basta anche un solo euro di caramelle, basta spendere anche pochi spiccioli» dice ancora questa battaglier­a commercian­te del Libertà. «Un quartiere – spiega – che deve scrollarsi l’etichetta di quartiere difficile e pericoloso. Certo, i problemi ci sono, ma c’è anche tanta brava gente».

La stessa che in queste ore, dal pensionato alla nonnina, dallo studente al padre di famiglia, sta passando per lasciare qualcosa da distribuir­e durante la serata. «Peccato che non siano ancora passati avvocati, profession­isti e politici a lasciarci qualcosa. Noi li aspettiamo. Serve l’aiuto di tutti» dice ancora la commercian­te annunciand­o che tutti gli eventuali avanzi saranno poi conservati e ridistribu­iti in occasione delle manifestaz­ioni di quartiere per il Natale e per la Befana. «Perché anche noi abbiamo a cuore la lotta agli sprechi alimentari» è il monito di queste mamme e volontarie, sempre di corsa, sempre organizzat­e sui gruppi social e sul gruppo whatsapp a intervenir­e lì dove c’è bisogno. Degli abiti puliti a una famiglia in difficoltà, del regalo a qualche bimbo ammalato o della cura spontanea di qualche amico a quattro zampe.

E queste mamme con maschere e cappelli da mostri durante il pomeriggio di Halloween cammineran­no su e giù per via Manzoni e le via attigue spostandos­i a bordo di un tandem messo gratuitame­nte a disposizio­ne dai ragazzi di Velo Service, specializz­ati nel noleggio di bici. «In questo modo – spiega Zicca non solo controller­emo meglio la strada, ma lanceremo anche un messaggio a clienti e passanti: incentivar­e l’uso della bici se si vuole davvero rispettare l’ambiente. Ce lo dice anche la piccola Greta».

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Maschere di Halloween in vetrina nei negozi Fanno parte di una tradizione importata

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