Una pubblicazione ideata da Elisabetta Sgarbi e Ghezzi

«Fondare una casa editrice genera, a valanga, la bellezza di tanti inizi» scrive Elisabetta Sgarbi nella nota d’avvio al numero zero della rivista «Pantagruel», nuovo «scafo» della Nave di Teseo. La genesi è legata a una vicenda biografica. «Il nome racconta - nasce nello spazio di un colloquio tra me ed Enrico Ghezzi con cui ho condiviso un lungo tratto della mia vita editoriale, tra cui un numero di Panta, leggendario, dedicato al cinema. Inventore di cinema, Ghezzi mi ha suggerito il nome fatale: Pantagruel». La linea editoriale: «Sarà una rivista di “mondi narrati”: i contributi saranno narrazioni dirette di un tema, tra finzione, saggistica, testimonianza, ma anche immagine, racconto fotografico o pittorico».

Il nome, dunque, riecheggia «Panta» fondata nei Novanta da Pier Vittorio Tondelli, con Elisabetta Sgarbi per l’appunto e altri. Testata, dunque, fortemente evocativa, a partire dal greco antico di cui la parola panta è prestito integrale, sia per le successive stratificazioni semantiche tondelliane. Eppure, nonostante i forti rimandi concettuali e teorici, l’esordio di Pantagruel è affidato al pane, elemento primario di sostentamento ma anche fondamento materico dell’immaginario. «Vincenzo Santochirico e io — spiega Sgarbi — abbiamo chiesto a scrittori saggisti e fotografi di raccontarci la propria idea di pane, tra autobiografia e simbolo. Anche con alcune incursioni filosofiche e teologiche, pertinenti al tema del pane». E Santochirico nella sua introduzione ricorda che: «Per Pitagora l’universo comincia con il pane. Nel suo imprescindibile capolavoro Pane nostro, Pedrag Matvejevic ricorda che il pane è nato nella cenere, sulla pietra. Il pane è più antico della scrittura e del libro». Interventi di Fulvio Abbate, Antonio Biasiucci, Gaetano Cappelli, Ermanno Cavazzoni, Ivan Cotroneo, Roberto Cotroneo, Francesca d’Aloja, Eliana Di Caro, Andrea Di Consoli, Massimo Donà, Claudia Durastanti, Yervant Gianikian Aris, Lucrezia Lerro, David Grieco, Camillo Langone, Elena Loewenthal, Giuseppe Lupo, Francesca Manfredi Prede, Andrea Moro, Raffaele Nigro, Nuccio Ordine, Vittorio Sgarbi, Mariolina Venezia, Massimo Zamboni Cereali.