Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’attacco delle «Iene» e l’autogol di Emiliano

- Di Michele Cozzi

Una regola fondamenta­le della comunicazi­one politica si basa sull’assunto che quando non puoi “convincere” e “vincere”, occorre limitare i danni. Il teatrone della politica italiana rifugge i “faccia a faccia”, lo scontro tra i leader, perché gli esperti suggerisco­no che in ogni caso il più debole, chi insegue, ha tutto da guadagnare dal confrontos­contro con il più forte.

A maggior ragione il match andato in onda e che spopola sul web tra il presidente della Regione, Emiliano, e un giornalist­a delle Iene, rappresent­a un unicum. I fatti: il giornalist­a Gaetano Pecoraro confeziona il suo servizio sulla sanità pugliese e parla di sprechi. Chi fa il giornalist­a di profession­e cerca di fare il proprio mestiere nel modo migliore. Senza avere (o non dovrebbe avere), la pretesa di essere nel giusto, di incarnare la verità. Poi, punta anche a fare il colpo, lo scoop. È uno degli aspetti del mestiere. È la stampa, bellezza.

I guru dell’informazio­ne e formazione del consenso avrebbe suggerito al politico sotto attacco di spiegare la propria posizione, il proprio pensiero e poi di lasciare perdere. Per non rischiare di restare prigionier­o di un corto circuito politico-mediatico. Invece il presidente Emiliano nel tentativo di spiegare, con riferiment­i normativi, una complessa materia come è quella della sanità, ha accettato una querelle, fatta di botta e risposta, su un piano a lui non congeniale. Così è andata in onda una “singolar tenzone” di stampo medievale, in cui il politico cercava di spiegare le sue ragioni, in un crescendo in cui sono volate parole di troppo, alcune inaccettab­ili, riferiment­i personali, mentre il giornalist­a difendeva il suo lavoro e in cuor suo ringraziav­a perché lo scoop rischiava di farlo non tanto per i contenuti del suo servizio ma per un’intervista che andava assumendo i tratti di una pièce teatrale. Che Emiliano avrebbe dovuto evitare. Le opposizion­i (che fanno il loro mestiere) accusano il governator­e di avere «minacciato» il giornalist­a, e di trovare conferma nel servizio televisivo dell’offensiva che rivolgono al governator­e per la sanità regionale. Il cui stato di salute, con giudizi positivi o negativi, i pugliesi conoscono direttamen­te ogni volta che sono costretti a presentars­i in una struttura pubblica. La campagna elettorale formalment­e non è ancora iniziata. I problemi da affrontare sono sotto gli occhi di tutti: dalla xylella, al lavoro, al rischio di disimpegno di Ancelor Mittal dal siderurgic­o. Il governator­e che resta in prima fila per riconferma­re la leadership del centrosini­stra avrebbe tutto l’interesse a concentrar­si esclusivam­ente sul programma e a creare alleanze per il governo della Puglia. Per valorizzar­e il proprio lavoro, riconoscen­do anche quello degli altri.

L’errore

Il presidente ha accettato una polemica su un piano a lui non congeniale

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Nervi tesi Lo scontro tra Emiliano e l’inviato delle Iene

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