Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Social housing Si comincia da Santo Spirito
Zona Torricella, a Santo Spirito, è l’area scelta dal Comune di Bari per sperimentare l’iniziativa di social housing a favore di famiglie dal reddito medio. L’area prescelta è Parco Gentile (nella foto il rendering).
Un reddito troppo basso per potersi permettere l’acquisto o l’affitto di un appartamento, ma troppo elevato per poter accedere alle agevolazioni concesse dall’edilizia residenziale pubblica. È a questa fascia di mezzo che è dedicata l’operazione del Comune di Bari per la prima volta ispirata al modello del social housing.
Per giovani, coppie, anziani, famiglie e nuclei mono genitoriali saranno messi a disposizione 64 alloggi di edilizia convenzionata in zona Torricella, a Santo Spirito. Gli appartamenti, fanno parte del complesso «Parco Gentile», che in tutto ne conta 230. Ma la vera novità, appunto, l’utilizzo della formula del social housing che mira all’ottenimento – prima di tutto – dell’integrazione sociale.
Lo spiega bene il sindaco Antonio Decaro, quando specifica la finalità dell’intervento, che mira «a saldare e consolidare insediamenti altrimenti lontani tra loro e in cui è più difficile fare comunità. Con l’arrivo di nuovi abitanti nella zona di Torricella – continua il primo cittadino - se da un lato si arricchisce la composizione sociale della popolazione residente nel quartiere, dall’altro si rende più appetibile e sostenibile l’insediamento di nuovi servizi ed esercizi commerciali. L’incremento della dotazione di spazi pubblici offrirà, inoltre, un maggior numero di luoghi dove poter stare insieme e costruire nuovi legami per consolidare una comunità più unita e più forte».
Le attività di gestione sociale del complesso immobiliare sono state affidate a un’Ati (Associazione Temporanea di Imprese) composta da cooperative operanti nel settore. Qualche dettaglio tecnico: il bando di concorso per l’individuazione dei soggetti interessati sarà pubblicato la prossima settimana.
Tre le opzioni per coloro che sceglieranno di aderire: l’acquisto di un appartamento (saranno 37 quelli messi a disposizione), la locazione per un periodo non inferiore a 8 anni con patto di futura vendita (20 in tutto) e la locazione per un periodo non inferiore a 16 anni, con diritto di prelazione in favore del locatario fino alla scadenza del contratto (7). Ne saranno ricavati, di conseguenza, tre diversi elenchi: i primi in graduatoria saranno coloro che otterranno gli appartamenti. «Nell’attribuzione dei punteggi – spiega l’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola - saranno privilegiati nuclei con figli minori, giovani coppie (non importa se sposate, unite civilmente o conviventi da più di 3 anni) e nuclei con persone che abbiano una disabilità, proprio per andare incontro alle esigenze di moltissimi cittadini. Il social housing è frutto di una visione che valorizza la dimensione relazionale come elemento chiave per il benessere di una comunità di condomini, che insieme potranno sperimentare forme di condivisione come la progettazione partecipata di una serie di spazi e servizi comuni».
Il punteggio maggiore sarà assegnato a quei nuclei con almeno un componente di età inferiore ai 18 anni (10 punti) e in progressione, ad esempio, a coppie sposate o conviventi (iscritti all’anagrafe) da almeno 2 anni e con età inferiore ai 35 anni (9 punti), nuclei composti da un maggiorenne con minore a carico (8 punti).