Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Mancosu e Gabriel così i due «operai» hanno fermato la Juve

Il capitano freddo dagli 11 metri, il portiere para tutto nel finale

- Di Pasquale Caputi

Anche gli operai possono star bene nel paradiso del calcio. Anche quelli come Marco Mancosu e Gabriel Ferreira, attaccante e portiere, possono fare lo scherzetto a una nobile signora come la Juventus. Nel pareggio con cui ieri il Lecce ha frenato i campioni bianconeri, la firma è stata quella del suo capitano, Mancosu, glaciale dal dischetto e di Gabriel, il portiere finora criticato contro le big: l’errore con la Roma e il primo gol preso dal Milan, macchie finalmente eliminate. Ieri Gabriel si è opposto ai top player di Madama e ha salvato il risultato.

Era invece un pallone pesante quello tra piedi di Mancosu, invece. Arrivava dopo il vantaggio di Dybala (sempre su calcio di rigore), serviva ai compagni non solo per riportare la partita in parità, ma anche alleggerir­e il peso della pressione juventina, fino a quel momento decisament­e forte. Lui ha fatto come sempre: palla da una parte, portiere dell’altra. Non è la prima volta che accade in stagione. Mancosu ha messo a segno cinque gol, di cui quattro proprio dal dischetto. «Non mi stupisce – ha affermato Manuel Coppola, allenatore in seconda del Lecce, ieri sul piedistall­o per via della squalifica di Liverani – É bravissimo, guarda fino all’ultimo istante il numero uno avversario e fa sempre gol». «Ho un metodo tutto mio per batterli – aveva detto invece lo stesso Mancosu dopo il tiro vincente contro la Spal – Mi sto trovando bene da diversi anni e non intendo cambiarlo L’ultimo che ho sbagliato è stato in C». Chiamiamol­o «metodo Mancosu», allora. Un metodo chirurgico lungo undici metri. Anzi, ancora di più. Il peso specifico del capitano infatti va decisament­e oltre le sue marcature. Ieri, per esempio, è stata una sua tenace iniziativa a porre i presuppost­i da cui poi è scaturito il calcio di rigore. Un’azione insistita, un destro che Szczesny ha deviato in corner, prima che il fallo di mano di De Ligt inducesse l’arbitro a fischiare il penalty.

E in assoluto, a prescinder­e dall’ultima rete, la carica umile ed efficace del trequartis­ta è uno degli elementi che stanno facendo la differenza in questo ottimo Lecce di inizio stagione. Stupisce il suo rendimento nella sua prima vera stagione nella massima serie.

Mancosu è stato protagonis­ta assoluto in cadetteria (13 gol e 6 assist in 34 presenze), condottier­o a maggior ragione in C nell’anno della promozione dalla terza alla seconda serie. Ci si interrogav­a sulla sua capacità di risultare un fattore decisivo anche tra i grandi. Lo stesso Liverani, a inizio stagione, si era detto curioso di verificare le attitudini di alcuni giocatori alla prima, vera prova della loro carriera. Un discorso, più che altro un pungolo, rivolto a La Mantia, Falco e appunto Mancosu. Il primo per ora è ai margini del Lecce, il secondo ha trovato spazio ma non è ancora andato a segno, l’ultimo sta stupendo tutti gli addetti ai lavori. Stupore a parte, per la città di Sant’Oronzo, è più di un beniamino. Con la sua umiltà, le poche parole e i fatti in abbondanza, è diventato un esempio, un leccese acquisito. Sardo e testardo, ha rubato il cuore a una piazza da sempre esigente e dal palato fine. Soprattutt­o sicura che il suo capitano avrebbe ripagato tutto questo amore. Un fantasista operaio e un portiere artigiano: Mancosu e Gabriel, due eroi per fermare Madama.

Il rigore

Ho un metodo tutto mio per batterli

Mi sto trovando bene e non intendo cambiarlo

 ??  ?? Il metodo Marco Mancosu, goleador contro la Juve è infallibil­e dal dischetto: ultimo rigore sbagliato in serie C
Il metodo Marco Mancosu, goleador contro la Juve è infallibil­e dal dischetto: ultimo rigore sbagliato in serie C

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy