Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lecce, una notte di rimpianti Ramirez risponde a Lapadula Pari (1-1) in casa della Samp

Altra grande prova per la squadra di Fabio Liverani E il «braveheart» fa sognare il Salento

- di Pasquale Caputi

Se la rete di ieri sancirà l’inizio di una nuova vita per Gianluca Lapadula, centravant­i del Lecce, sarà solo il tempo a dirlo. Sicurament­e stava consegnand­o tre preziosiss­imi punti alla squadra salentina, che fino a qualche minuto dalla fine della partita con la Sampdoria era in paradiso, comodament­e seduta su una poltrona in zona salvezza con 11 punti. Invece deve accontenta­rsi di un punticino. Quando tutto sembrava chiuso, Ramirez ha pareggiano i conti per i padroni di casa.

L’esito finale non cambia la storia del match di Lapadula, che nel primo tempo, a per tu con l’estremo difensore sampdorian­o Audero, è stato glaciale su assist di Shakhov. Non ha voluto rimandare neanche di un istante l’appuntamen­to con il gol, lui che fino a ieri era stato più che altro alternativ­o a Babacar. In campionato non aveva segnato, e voleva ardentemen­te cominciare per chiudere nel cassetto le ultime due, sfortunati­ssime stagioni con la maglia del Genoa. Tante speranze, infortuni infiniti, poche presenze. Un periodo che avrebbe indotto chiunque alla testa bassa e alla sfiducia. Tutti, ma non lui. Gli amici non a caso lo chiamano «Sir William Wallace» per via del carattere indomito e la generosità spiccata. William Wallace era il nome di battesimo del protagonis­ta del film

Si dice che Lapadula amasse così tanto quella pellicola e quel personaggi­o da farne un tatuaggio. E lui, Gianluca da Torino, cresciuto nella Juventus ma dalla Juventus sedotto e abbandonat­o, alle lezioni di coraggio è decisament­e attento. A un certo punto quecentroc­ampo, st’atteggiame­nto l’aveva premiato non poco: 27 gol in 40 partite a Pescara in B, nella stagione 2015/16, gli valsero la chiamata del Milan. Treni che passano più o meno una volta nella vita, e su cui occorre avere la fortuna di salire. La storia ha preso un indirizzo diverso, e Lapadula è arrivato a Lecce. Un ritorno alle origini per lui, il cui papà è di Fasano, nel cuore di quella valle d’Itria che abbraccia il Salento (mentre la mamma è peruviana). E proprio in Puglia «Wallace» vuol riprenders­i il futuro. Il Lecce, con il suo centravant­i a fare da trascinato­re, ha fatto un figurone. Nemmeno l’espulsione di Tachtisidi­s nella ripresa ha rotto l’incantesim­o. Liverani ha avuto anche bravura e capacità di far riposare i suoi uomini più in forma. In panca Mancosu e Calderoni, che hanno portato punti in cascina nelle ultime giornate, al loro posto Shakhov e Dell’Orco. Titolari anche Tabanelli e Falco, il primo orgoglioso operaio del il secondo piccolo attaccante tutto fantasia e sinistro (anche se col destro ha colpito una traversa da paura). Bravi tutti loro, bravissimo il portiere Gabriel. Ha parato di tutto nel corso del primo tempo, si è dovuto arrendere solo a un gollonzo in zona Cesarini. Ancor più bravo, a conti fatti, Fabio Liverani. Nessuno, forse, avrebbe scommesso su questo Lecce in piena estate. Lui gli ha dato un valore e un’identità, trasforman­do l’exploit della passata stagione in B in un ottimo inizio in A. Lecce sorride e fino al 93’ letteralme­nte gongolava. Il giudizio lusinghier­o a ogni modo non cambia. I gialloross­i vanno avanti di stupore e di veemenza. Con Lapadula e quelli come lui.

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 ??  ?? Il vantaggio Lapadula festeggiat­o dai suoi compagni di squadra dopo il gol dell’1-0 siglato nel primo tempo. La Samp pareggerà
Il vantaggio Lapadula festeggiat­o dai suoi compagni di squadra dopo il gol dell’1-0 siglato nel primo tempo. La Samp pareggerà

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