Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Io, tra Gesù Cristo e Spotify Oltre due milioni di streams per le mie poesie sull’amore»

«Io, don Cosimo diventato una star su Spotify»

- di Salvatore Avitabile

Don Cosimo Schena, prete di Mesagne, è diventato una star del canale digitale Spotify. Con le sue poesie accompagna­te da un sottofondo musicale, il religioso ha raccolto oltre un milione di streams. «I soldi guadagnati? Li do in beneficenz­a».

In pochi mesi le sue poesie recitate hanno raccolto su Spotify più di due milioni di streams. Il 15 novembre prossimo uscirà il suo prossimo album. Si chiama «Vivo di te» e sarà composto da sette poesie recitate. No, non stiamo parlando di una star della musica ma di un prete 40enne originario di Brindisi che da due anni collabora con la parrocchia Mater Domini di Mesagne. Don Cosimo Schena, per gli amici Mino, è un piccolo fenomeno artistico-musicale di un Sud che cerca disperatam­ente di valorizzar­e i suoi talenti. Laureato in Filosofia presso l’Università di Verona, dieci giorni ha concluso il dottorato in Filosofia nell’Università Pontificia. Un poeta dell’amore, come è stato definito, che pubblica i suoi componimen­ti in formato audio per poi trasmetter­li sui social. «Tutto è cominciato per scherzo, mai avrei immaginato questo successo. Ma mi lasci dire una cosa importante: non mi sono arricchito e né lo sarò mai perché io sono un uomo di Gesù. E i proventi, molto pochi, che ricevo da Spotify saranno devoluti in beneficenz­a», dice il prete brindisino.

Don Cosimo, tutto è davvero cominciato come uno scherzo?

«Sì, glielo assicuro. Avevo partecipat­o ad un concorso di poesia online senza ottenere nessun risultato importante. Poi ho preparato una mia poesia e scritto un libro. I miei amici mi hanno invitato a recitarla. È piaciuta molto e così ho deciso di metterla sulla piattaform­a musicale Spotify».

Cosa racconta nelle sue poesie recitate? «Io parlo dell’amore universale e racconto le storie che ogni giorno sento da tutte le persone che conosco. Le emozioni che vivono, i pensieri, le paure e i successi. Le mie poesie recitate sono rivolte alla ricerca di Dio. Poi su Instagram c’è chi mi ha definito il poeta dell’amore. Ed eccomi qua. Ma io, ripeto, sono e resto un prete».

Però ha conquistat­o migliaia di giovani...

«Sì, una cosa straordina­ria. Ma io con i giovani, con tanti miei coetanei, ho un rapporto particolar­e da anni, soprattutt­o nella parrocchia di Mesagne dove lavoro come collaborat­ore del parroco. Hanno risposto molto bene sui social, io sono molto felice perché i messaggi dei miei lavori guardano soprattutt­o all’amore e alla felicità di stare insieme».

Lei, peraltro, lavora in una zona, Mesagne, dove in passato le organizzaz­ioni criminali hanno avuto terreno fertile, soprattutt­o tra i giovani.

«È vero ma qui a Mesagne ho incontrato e incontro ogni giorno gente assolutame­nte straordina­ria. Non generalizz­iamo, evitiamo i soliti stereotipi sul Sud. I giovani rispondono con entusiasmo, mi chiedono consigli, soprattutt­o chi non ha il coraggio di parlare».

Un poeta dell’amore che ha anche una missione sociale?

«Con il successo ottenuto su Spotify in tanti mi hanno contattato per avere aiuti economici. Mi dispiace tanto non poterli accontenta­re. Per un ascolto si guadagna 0,002 centesimi. Servono mille ascolti per 2 euro. Negli ultimi tempi tante famiglie mi hanno chiesto soldi, ma non è possibile perché non mi sto arricchend­o. Vorrei che si sapesse. Venite da me, sono pronto ad aiutarvi e ad ascoltarvi. Ma non mi chiedete denaro».

Don Cosimo, il vescovo della diocesi Brindisi-Ostuni, Domenico Caliandro, cosa pensa del suo successo?

«È contento anche perché trasmetto ai giovani la parola di Gesù Cristo e dell’amore».

È vero che le sue poesie recitate sono state notate da alcuni musicisti stranieri?

«Mi hanno inviato delle musiche due pianisti, Jesse Brown e Dagmar Krug. Sono stati impression­ati dal timbro della mia voce e mi hanno fatto sentire delle musiche per le poesie recitate che realizzo».

Il Salento è terra di grandi artisti come i Negramaro. E se un giorno dovessero chiamarla per una collaboraz­ione? Magari potrebbero musicare le sue poesie...

«Io sono un fan di Giuliano Sangiorgi, Emma e Alessandra Amoroso. Perché no, sarebbe bello. Ma io non canto, recito».

Non solo poeta dell’amore ma anche filosofo. Dieci giorni fa ha terminato il dottorato in Filosofia presso l’Università Pontificia. Cosa vuole fare da grande?

«Il vescovo mi ha consentito di dedicarmi molto agli studi, così ho concluso il dottorato. Mi piacerebbe insegnare all’Università Pontificia».

Questo vuol dire che un giorno potrebbe anche andare via da Mesagne.

«Per il momento non è un problema che mi pongo, poi le decisioni vengono prese a giugno».

Nel frattempo dal 15 novembre su Spotify i suoi fans potranno sentire le poesie recitate di «Vivo di te».

«Certo, sono felice. Ma faccio prima il prete, non dimenticat­elo mai».

La sfida

Il 15 novembre uscirà il mio nuovo lavoro “Vivo di te” Mi hanno contattato anche due noti pianisti internazio­nali

La mission

I miei guadagni in beneficenz­a ma non mi sono arricchito Pronto ad aiutare i più deboli, non chiedetemi però denaro

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A sinistra don Cosimo Schena, sopra l’album «Vivo di te»
Il personaggi­o A sinistra don Cosimo Schena, sopra l’album «Vivo di te»

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