Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nuovo ospedale da 280 posti letto

Emiliano spiega i dettagli. Disponibil­i 107 milioni, sarà di primo livello con 280 posti letto

- Francesco Strippoli

Sorgerà fra Molfetta e Bisceglie e sarà dotato di 280 posti letto. È il nuovo ospedale che la Regione Puglia ha deciso di costruire nel nord Barese e che dovrebbe soddisfare un’utenza di circa 200 mila abitanti. Per la realizzazi­one disponibil­i 107 milioni.

La Regione riconferma l’intenzione di costruire l’ospedale del Nord Barese. È stato individuat­o il canale di finanziame­nto e così tra breve potrà cominciare il percorso verso la costruzion­e dell’opera. L’annuncio ufficiale – ma i primi passi era stati mossi nei mesi scorsi – è arrivato ieri mattina dalla voce del governator­e e assessore alla sanità Michele Emiliano e dal direttore di dipartimen­to Vito Montanaro. Si ripristina così pienamente l’elenco dei 5 nuovi ospedali da costruire, compilato nel 2012 dalla giunta regionale e poi ridimensio­nato (senza il Nord Barese) a causa della riduzione dei fondi. «Grazie all’abilità degli uffici – dice Emiliano – sono state individuat­e le risorse e ora possiamo dar seguito al proposito di costruire l’ospedale del Nord Barese». La comunicazi­one arriva solo ora perché «solo adesso» si ha certezza dei fondi: «Se qualcuno dice che è campagna elettorale sarà querelato», dice Emiliano con riferiment­o alle Regionali 2020. «Con il nuovo ospedale – spiega – possiamo ricucire un buco che rischiava di crearsi tra l’area metropolit­ana di Bari ed Andria». Costruire nuovi ospedali, continua Emiliano con riferiment­o alla polemica con la trasmissio­ne tv delle Iene, «è più convenient­e che ammodersam­ente nare le strutture in esercizio». Tra queste anche quella di Terlizzi – visitata dagli inviati della trasmissio­ne – nella quale si prevedono nuove iniziative («ne parleremo a breve»).

Il nuovo ospedale sarà finanziato, come spiegato dal dirigente Vito Bavaro, con 107 milioni provenient­i dal noto articolo 20 della legge 67 del 1988 (edilizia sanitaria). Risorse reperite dagli uffici dopo che è stato possibile prevedere altri canali di finanziame­nto (e non l’articolo 20) per le iniziative antincendi­o negli ospedali. La nuova struttura sorgerà in una zona da individuar­e ma che si colloca idealmente tra Molfetta (provincia di Bari) e Bisceglie (provincia di Barletta Andria Trani). Anche per questa ragione alla conferenza stampa di ieri mattina sono intervenut­i i direttori generali delle Asl Bari e Bt, Antonio Sanguedolc­e e Alessandro Delle Donne. «Non sappiamo la precisa localizzaz­ione dell’opera – afferma Montanaro – e dunque quale sarà l’Asl capofila cui spetterà il ruolo di stazione appaltante. Ma certo entrambe le Asl sono “costrette” a collaborar­e». Emiliano è disponibil­e ad ascoltare le richieste dei sindaci. «Se i Comuni si mettono d’accordo – dice il governator­e – accogliere­mo le loro richieste». Diverdecid­erà la Regione.

La nuova struttura avrà la disponibil­ità di 250-280 posti letto («ma i letti contano sempre meno, ora si parla di intensità di cure», chiosa Bavaro). Sarà un ospedale di primo livello: a metà strada tra quello di base e quello di secondo livello, a più alta specializz­azione. Servirà una popolazion­e di circa 200mila abitanti tra Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi, Molfetta e Bisceglie. In loro rappresent­anza sono intervenut­i i

Il territorio

La nuova struttura servirà una popolazion­e di circa 200 mila abitanti

sindaci Pasquale Chieco (Ruvo), Tommaso Minervini (Molfetta) e Angelanton­io Angarano (Bisceglie).

Sul punto arrivano le critiche dell’opposizion­e. Il consiglier­e Domenico Damascelli (FI) si sorprende dell’enfasi di Emiliano. «I finanziame­nti – dice – erano ampiamente previsti come dimostrai in una mia interrogaz­ione di febbraio scorso quando l’ospedale era sparito dalla programmaz­ione». Giudizio aspro anche da Ignazio Zullo (Fdi): «Non si possono presentare ospedali da costruire quando si è tanto incuranti di ciò che avviene in quelli funzionant­i».

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