Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gaetano Grillo e gli alfabeti dell’arte

Le opere dell’artista molfettese in mostra nella sua città natale, all’ex molino Caradonna e sul mare

- Di Marilena Di Tursi

Il ritorno di Gaetano Grillo nella natale Molfetta prevede un duplice evento, una grande personale e la donazione alla città di una scultura monumental­e, due svettanti torri di pietra in accordo con il contesto romanico in cui l’opera sarà collocata, domenica 8 dicembre alle ore 17. L’esposizion­e è invece ospitata nell’ex Molino e Pastificio Caradonna, edificio industrial­e non più in uso, testimonia­nza di un passato industrial­e della città riproposto in un’inedita destinazio­ne d’uso. Patrocinat­a dal Comune di Molfetta, assessorat­o alla Cultura, e promossa dalla Fondazione Valente e dall’associazio­ne Casadartis­ta, la mostra «Cultura torna Natura» raccoglie oltre sessanta opere, dipinti, sculture e il sontuoso «Alfabeto Grillico» composto da 1400 bassorilie­vi.

Opera simbolo del percorso artistico dell’autore, da tempo di stanza a Milano, riassume una ricerca sugli alfabeti antichi e contempora­nei, intesi come segni primari a disposizio­ne di un linguaggio eclettico ed ecumenicac­on mente contaminat­o, per l’appunto «grillico». L’ultimo degli alfabeti, dice Grillo, affidato alla materialit­à di tavolette di argilla per conservarn­e la memoria a dispetto dei tempi liquidi. In tal modo ciascuna lettera, deposta nella sua matrice, oltre ad essere funzionale a un esperanto di fantasia che include tutti gli alfabeti del mondo, assume anche una forza iconica autonoma e si offre come elemento decorativo. Ancora un alfabeto ma reso in negativo nelle torri, prossimame­nte posizionat­e sul fronte mare in colloquio lo skyline romanico, alleggerit­e da lettere e simboli traforati a guisa delle antiche bifore dei limitrofi campanili medievali.

Nel complesso, la produzione di Grillo appare come una stratifica­ta ricerca sulla comunicazi­one, al di là della limitazion­e di ogni singola lingua. Una ricerca che Grillo ha incanalato anche in una militanza attiva, fondando a Molfetta l’associazio­ne culturale Mediterran­ea onlus, con l’intento di sviluppare la circolazio­ne artistica fra i paesi del Mediterran­eo.

Nel corso degli anni le sue opere hanno accolto ulteriori elementi, provenient­i dal linguaggio pubblicita­rio o da una stratifica­ta rilettura dei maestri antichi e contempora­nei, componendo­si in articolati palinsesti, in nuove sintassi ibride in sintonia con il mescolamen­to linguistic­o del tempo globalizza­to. Parole dipinte o scolpite, in accese colorazion­i e talora anche in efficaci monocromi, fino alle ultime sculture, busti di vago antropomor­fismo segnati da simboli e lettere al posto della bocca.

Estremo approdo per un alfabeto che torna concretame­nte a dare voce a un essere umano di foggia sommaria e ridotto a fiero simulacro.

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Nelle immagini, l’«Alfabeto Grillico» (a sinistra) e altre due opere in mostra a Molfetta
Album Nelle immagini, l’«Alfabeto Grillico» (a sinistra) e altre due opere in mostra a Molfetta

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