Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La Regione non ha ancora firmato il progetto delle Ferrovie: ed è fermo da oltre un anno
La visita che l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, compirà oggi a Matera potrebbe avere un valore diplomatico oltre che istituzionale. Nel corso del suo primo sopralluogo sarà accompagnata dal presidente e dal direttore generale delle Ferrovie Appulo lucane, Rosario Almiento e Matteo Colamussi e potrà affrontare così uno dei temi spinosi che rende impossibile dotare Matera di una infrastruttura necessaria alla mobilità. Da più di un anno infatti le Fal (Ferrovie Appulo lucane) aspettano che la regione Basilicata stipuli un contratto per 1,6 milioni che garantisca corse più frequenti dalla stazione di Serra Rifusa al centro di Matera. Il tema, d’altronde, non è legato solo al numero di treni che conducono nella città dei Sassi, quanto piuttosto al centro intermodale che proprio a quella fermata consente di usufruire di un parcheggio con 350 posti auto e 35 stalli per autobus, una cattedrale nel deserto costata 5 milioni di euro ma mai entrata in funzione dopo l’inaugurazione nel gennaio scorso. Sul tavolo degli uffici regionali c’è dal dicembre 2018 il preventivo che le Fal hanno sottoposto all’ente di via Anzio e che ora richiede di essere trasformato in realtà. Il programma del sopralluogo che si svolgerà oggi, non poufficiale trà dunque trascurare quello che viene considerato il fiore all’occhiello della società di trasporti in grado di alleggerire il centro di Matera, già messo a dura prova dai numeri record di presenze che si registrano in città sempre più spesso. L’assessore Merra visiterà ovviamente anche la stazione centrale delle Fal in piazza della Visitazione firmata dall’architetto Stefano Boeri (dove incontrerà la stampa in mattinata) gioiello della ecosostenibilità, le cui porte però sono aperte solo per garantire la fruizione dei passeggeri ma che resta in attesa della inaugurazione dopo il rinvio del 19 ottobre scorso. L’edificio, che ospita nell’area sotterranea la vera e propria stazione, è stato pensato come un’area collettiva ma soprattutto come un luogo nel quale natura e tecnologia viaggiano di pari passo come dimostrano i pannelli fotovoltaici che ricoprono una superficie di 400 metri quadrati e le lampade a led che illuminano l’intera struttura. Per evitare i rumori provocati dai treni, inoltre, i binari sono stati collocati su piastre installate ad hoc.