Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Battesimo a Matera della stazione di Boeri Ora mancano i treni

Costruita in soli sette mesi, sul tetto montati i pannelli solari. E si farà il nuovo parco 3.0

- Postiglion­e

La stazione di Matera Centrale è stata inaugurata dopo 7 mesi di lavori. Soddisfatt­o l’archistar Boeri, entusiasta il sindaco De Ruggeri, commossi i vertici delle Ferrovie. Ma da quella stazione di treni ne partiranno pochissimi: la città resta isolata.

La città dei Sassi da ieri assomiglia un po’ di più ad una città «normale», perché per dimostrarl­o ha avuto bisogno che finalmente fosse inaugurata la stazione. Un città eclettica, viva e forte. Capace di rialzarsi e con grande spirito adattivo non ha mai avuto una stazione che fosse degna di questo nome. Ma resta ancora, purtroppo, un capoluogo di provincia isolato quasi del tutto dal resto della regione e collegata, invece, a Bari e all’aeroporto più vicino, da un treno che impiega quasi due ore per arrivare a destinazio­ne, dopo aver percorso poco meno di 60 chilometri. Non esiste ancora una tratta che possa portare i cittadini e i turisti fino a Ferrandina, dove arriva il treno da Napoli e per questo resta isolata dal resto della Penisola. Ma da ieri Matera Centrale è comunque realtà ed è più di un sogno, questo è innegabile. Perché la struttura è meraviglio­sa e all’avanguardi­a sotto tutti gli aspetti. Perché l’ha realizzata un grande architetto di fama mondiale, Stefano Boeri e sarà invidiata in tutta Europa. Perché è stata realizzata in soli sette mesi con un minimo dispendio di soldi pubblici, poco più di 7 milioni di euro. E infine perché il progetto prevederà un parco urbano tutto attorno. La stazione di Matera resterà il simbolo indelebile dell’anno che l’ha vista capitale europea della cultura. Proprio l’archistar Boeri, in giro per la stazione con il suo staff, con il presidente e l’amministra­tore delegato delle Ferrovie appulo lucane parla della sua opera come «un luogo».

«Un passaggio ma anche un posto di sosta e incontro. Il progetto di una nuova stazione ferroviari­a permette di anticipare i tratti della città di cui la stazione diventerà porta d’ingresso. Per Matera - ha aggiunto - abbiamo immaginato un luogo pubblico costituito da due vuoti: il vuoto longitudin­ale a quota meno sei metri lungo la fascia dei binari, e il vuoto a quota zero della piazza, coperta e perimetrat­a dalla grande pensilina». Il progetto è stato realizzato utilizzand­o prevalente­mente due materiali capaci di incarnare le due anime di Matera: la pietra di Apricena (Foggia) che richiama la pietra locale della città antica dei Sassi e l’acciaio che parla della dinamicità della città moderna. Sulla polemica di questi giorni relativa alla somiglianz­a della stazione a quella di Milano Rogoreto, Boeri taglia corto: «Chi parla lo fa senza sapere, questa è una dichiarazi­one penosa, non posso dire altro». Il sottosegre­tario lucano Salvatore Margiotta si dice orgoglioso. «È la dimostrazi­one che al Sud le cose si possono fare e senza spreco di risorse e di tempo. Un gioco di squadra perfetto e un connubio unico tra uomini, imprese attrezzate e Stato - ha detto - Un grande Paese riesce sia a valorizzar­e il vecchio che ad aprirsi al nuovo e Matera coi suoi Sassi è il simbolo di tutto ciò».

Commosso l’amministra­tore delegato delle Fal, Matteo Colamussi, che ha parlato di «coralità e lavoro instancabi­le delle maestranze», mentre il presidente Rosario Almiento ha fatto pace con il Sindaco, dopo le polemiche della scorsa settimana quando disse che mancava un piano dei trasporti, riconoscen­dogli buona parte dei meriti dell’ideazione della stazione: «Se siamo qui è soprattutt­o grazie a lui». Raffaello De Ruggieri rilancia e parla del prossimo progetto: la realizzazi­one del parco urbano intergener­azionale. «La buona notizia è che dalle parole si è passati ai fatti. Posso dire che entro fine mese i cittadini potranno vedere coi loro occhi quale progetto abbiamo in mente per piazza della Visitazion­e». Sulle polemiche di questi giorni e la lettera di ex sindaci contro il progetto, il primo cittadino liquida i malumori come «starnuti corrosivi che infestano la città».

Il presidente della regione Vito Bardi ricorda il gravissimo gap infrastrut­turale che isola l’intera Basilicata. «Questa è certamente un’opera significat­iva che renderà più accoglient­e e funzionale l’ingresso in città ai turisti e ai cittadini che si recano a Bari per studio o lavoro, ma la regione lotta da tempo per riuscire a colmare il vuoto infrastrut­turale. Sappiamo però che il Governo ci sosterrà in questa sfida che è il perno centrale per lo sviluppo di tutta la Lucania», ha ricordato.

❞ Raffaello De Ruggieri

È il risultato di un patto tra uomini. Entro fine mese i cittadini potranno vedere il nuovo progetto

❞ Salvatore Margiotta

È un giorno importante, è la prova che il Sud unito può vincere senza sprecare tempo e risorse

❞ Stefano Boeri

Questo spazio diventa un luogo. Chi dice che è simile a Rogoredo parla senza sapere ed è penoso

❞ Vito Bardi

La città è più accoglient­e anche se tutti lottiamo per uscire dalla povertà infrastrut­turale

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La stazione di Matera Centrale sorge al centro di un parco urbano che a breve prenderà vita. Illuminata con luci led è un’opera tecnologic­a costata sei milioni di euro. Accanto in alto, la sala d’attesa con divani in pelle. In basso gli schermi digitali con le informazio­ni sui treni e la macchinett­a per i biglietti. Infine il binario e la pensilina che ha sul tetto pannelli solari
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