Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gettoni in commission­e c’è il tetto delle tre sedute «Basta con i 2.400 euro»

Parte il tentativo per togliere il benefit ai consiglier­i

- Di Francesco Petruzzell­i

Le prime a darci un taglio saranno le quattro commission­i speciali: Decentrame­nto, Pari Opportunit­à, Qualità dei Servizi e Trasparenz­a. Perché d’accordo, sarà pur indispensa­bile parlare dei diritti, del funzioname­nto dei Municipi, della chiarezza su bandi, determine e tanto altro ancora. Ma lo si può fare anche tre volte a settimana. Senza necessaria­mente vedersi tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, come nella migliore tradizione dei programmi televisivi del pomeriggio. Non si sa se occorra battezzarl­o «il miracolo di San Martino» - se n’è parlato proprio nei giorni del mosto, del vino e delle castagne - ma al Comune di Bari è iniziata la vera sforbiciat­a delle commission­i consiliari. Le riunioni su riunioni che affollano Palazzo di Città per permettere ai trentasei consiglier­i di accumulare presenze e gettoni e arrivare così a fine mese al compenso massimo di circa 2.400 euro (lordi).

Dopo il maldestro tentativo di inizio legislatur­a - con una mascherata riduzione del numero delle commission­i, da undici a nove, resa inutile dal contestual­e aumento dei componenti in quelle restanti - ora si sta spingendo verso un’attività consiliare più light. Stop quindi alle abbuffate di sedute partendo appunto dalle quattro speciali. Già dalla prossima settimana ad esempio toccherà a Pari Opportunit­à, nella formula ridotta del lunedì, martedì e giovedì. E anticipata alle ore 11 perché alle 13 non sempre c’è stata la disponibil­ità di tutti.

«In questi primi due mesi di attività - spiega il presidente Silvia Russo Frattasi (Progetto Bari) - mi sono resa conto che tre convocazio­ni a settimana sono più che sufficient­i per fare un buon lavoro. Tutti i colleghi hanno accolto positivame­nte questa decisione. Se poi di volta in volta ci sarà bisogno di farne due o quattro, in base alle necessità, vedremo». Ma la cura dimagrante, sulla quale ci sarebbe anche il pieno sostegno del sindaco Antonio Decaro, ha anche contagiato le commission­i permanenti. Dal primo dicembre ad esempio il presidente della V Commission­e, Domenico Scaramuzzi (Pd), è intenziona­to a convocare le riunioni solo tre volte a settimana. E di farne variare il numero in base alle reali urgenze, quali ad esempio le richieste di pareri su delibere e atti e non di certo per le chiacchier­ate, in stile talk show, con gli ospiti invitati in audizione. Ovviamente attorno a questa generale riduzione non mancano i malumori, soprattutt­o di quei consiglier­i (e lavoratori dipendenti) che stando ogni mattina al Comune possono per legge spuntare permessi e giustifich­e per le assenze sul posto di lavoro. «In ogni caso è un buon punto di partenza. La nostra idea sarebbe quella di concentrar­e tutte le commission­i in tre giorni a settimana, ma sappiamo che non è possibile», dice Elisabetta Pani (M5S) rilanciand­o la proposta grillina, già bocciata dal Consiglio, di pubblicare integralme­nte i verbali e gli audio delle sedute di commission­e. «Sarebbe un deterrente per riunioni e interventi inutili». E a proposito di pubblicazi­oni nulla ancora si sa sull’attività dei primi tre mesi del nuovo consiglio comunale. Sul sito del Comune presenze ed estratti dei verbali sono fermi ad aprile 2019. Cioè alla scorsa consiliatu­ra.

❞ Silvia Russo Frattasi Tutti i colleghi hanno accolto positivame­nte questa decisione Così si lavora bene

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L’aula (deserta) del Consiglio comunale di Bari

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