Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Gettoni in commissione c’è il tetto delle tre sedute «Basta con i 2.400 euro»
Parte il tentativo per togliere il benefit ai consiglieri
Le prime a darci un taglio saranno le quattro commissioni speciali: Decentramento, Pari Opportunità, Qualità dei Servizi e Trasparenza. Perché d’accordo, sarà pur indispensabile parlare dei diritti, del funzionamento dei Municipi, della chiarezza su bandi, determine e tanto altro ancora. Ma lo si può fare anche tre volte a settimana. Senza necessariamente vedersi tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, come nella migliore tradizione dei programmi televisivi del pomeriggio. Non si sa se occorra battezzarlo «il miracolo di San Martino» - se n’è parlato proprio nei giorni del mosto, del vino e delle castagne - ma al Comune di Bari è iniziata la vera sforbiciata delle commissioni consiliari. Le riunioni su riunioni che affollano Palazzo di Città per permettere ai trentasei consiglieri di accumulare presenze e gettoni e arrivare così a fine mese al compenso massimo di circa 2.400 euro (lordi).
Dopo il maldestro tentativo di inizio legislatura - con una mascherata riduzione del numero delle commissioni, da undici a nove, resa inutile dal contestuale aumento dei componenti in quelle restanti - ora si sta spingendo verso un’attività consiliare più light. Stop quindi alle abbuffate di sedute partendo appunto dalle quattro speciali. Già dalla prossima settimana ad esempio toccherà a Pari Opportunità, nella formula ridotta del lunedì, martedì e giovedì. E anticipata alle ore 11 perché alle 13 non sempre c’è stata la disponibilità di tutti.
«In questi primi due mesi di attività - spiega il presidente Silvia Russo Frattasi (Progetto Bari) - mi sono resa conto che tre convocazioni a settimana sono più che sufficienti per fare un buon lavoro. Tutti i colleghi hanno accolto positivamente questa decisione. Se poi di volta in volta ci sarà bisogno di farne due o quattro, in base alle necessità, vedremo». Ma la cura dimagrante, sulla quale ci sarebbe anche il pieno sostegno del sindaco Antonio Decaro, ha anche contagiato le commissioni permanenti. Dal primo dicembre ad esempio il presidente della V Commissione, Domenico Scaramuzzi (Pd), è intenzionato a convocare le riunioni solo tre volte a settimana. E di farne variare il numero in base alle reali urgenze, quali ad esempio le richieste di pareri su delibere e atti e non di certo per le chiacchierate, in stile talk show, con gli ospiti invitati in audizione. Ovviamente attorno a questa generale riduzione non mancano i malumori, soprattutto di quei consiglieri (e lavoratori dipendenti) che stando ogni mattina al Comune possono per legge spuntare permessi e giustifiche per le assenze sul posto di lavoro. «In ogni caso è un buon punto di partenza. La nostra idea sarebbe quella di concentrare tutte le commissioni in tre giorni a settimana, ma sappiamo che non è possibile», dice Elisabetta Pani (M5S) rilanciando la proposta grillina, già bocciata dal Consiglio, di pubblicare integralmente i verbali e gli audio delle sedute di commissione. «Sarebbe un deterrente per riunioni e interventi inutili». E a proposito di pubblicazioni nulla ancora si sa sull’attività dei primi tre mesi del nuovo consiglio comunale. Sul sito del Comune presenze ed estratti dei verbali sono fermi ad aprile 2019. Cioè alla scorsa consiliatura.
❞ Silvia Russo Frattasi Tutti i colleghi hanno accolto positivamente questa decisione Così si lavora bene