Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Volantini della Lega, il preside minaccia la denuncia
Militanti dinanzi al Romanazzi per ricordare il crollo del Muro di Berlino, ma è polemica
«Figuriamoci se impedisco qualcosa a qualcuno. Fuori, dinanzi ai cancelli, ci può essere anche il sindaco, il Movimento Cinque Stelle o qualunque forza politica. L’importante è che il volantinaggio non sia di intralcio all’accesso e al deflusso degli studenti. Non posso mica mettere i soldati davanti alla scuola». La scuola è il liceo linguistico Romanazzi di Bari e a parlare è il dirigente Giacomo Antonio Mondelli. Colui che, secondo i giovani militanti della Lega, non avrebbe gradito il volantinaggio di sabato scorso all’esterno del suo istituto per il trentennale della caduta del Muro di Berlino. A segnalare il caso il consigliere comunale leghista Fabio Romito, che sui social non risparmia critiche senza però indicare il posto e il docente: «Secondo quanto ci è stato riferito, pare che il democratico preside di una scuola barese abbia dichiarato, davanti a decine di studenti, che i giovani della Lega non possono divulgare idee ed informazioni fuori scuola, perché in caso contrario avrebbe sporto denuncia nei miei confronti o di altri personaggi politici». «Non è assolutamente vero – replica Mondelli -. Durante un’assemblea ho solo detto ai miei studenti che era la prima volta che vedevo un esponente politico fare volantinaggio all’esterno della scuola. E che se lo avessero voluto avremmo poi potuto esaminare a parte gli elementi caratterizzanti della Lega. I ragazzi hanno tutti gli strumenti per ragionare su qualunque forza politica o aspetto dell’attualità. Prima di ogni sciopero o assemblea è nostra abitudine farli incontrare per capire le ragioni. Abbiamo altro da fare, figuriamoci se impedire un volantinaggio». E poi una considerazione: «Più di 40 anni fa sono stato per 20 anni in Piemonte, prima come militare, poi come docente. E posso dire che l’idea sui meridionali non è cambiata. Già a quei tempi non ci affittavano le case o ci guardavano male persino in macelleria. Ora vogliono governare l’Italia e prendere voti al Sud? Bene, il sale della democrazia».