Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Al Decumano, un po’ di Napoli in vetrina nel centro di Bari
Tra sperimentazioni, cucina fusion e operazioni di raffinata creatività, negli ultimi anni abbiamo assistito a importanti e rapidi mutamenti nel settore della gastronomia. E l’incalzante progresso ha messo in pericolo la sopravvivenza di quelle tipologie di ristorazione che in passato erano ampiamente diffuse, tanto da essere considerate convenzionali, e che invece oggi sono in via di estinzione. In particolare quella tipologia di ristorazione che si attestava su un livello di collaudata classicità, proponendo ricette di diversa provenienza regionale, e cercando di mantenere distinte le soluzioni a base ittica dalla linea di terra.
Un redivivo esemplare di tale categoria lo abbiamo scoperto in pieno centro a Bari, ed è gestito con passione e dedizione da Davide Savarese. Napoletano di origine, Davide si è trapiantato in città, dove ha aperto un localino dal nome imponente: Al Decumano, bar, ristorante e pizzeria. Prima l’accogliente spazio per una colazione, o per sorseggiare un calice di prosecco; poi la sala da pranzo con tavoli di legno grezzo (foto 1),e pareti personalizzate dai disegni eseguiti sul muro dallo stesso titolare.
Qui si fa sentire il valido supporto di due professionisti di lungo corso. Mario Fanelli accoglie gli ospiti, mentre Francesco Bellomo (foto 2) prepara i suoi piatti con l’intento di soddisfare i clienti e non con quello di stupirli. E così un’ottima focaccia anticipa i campani tubetti con le patate, o le pugliesi orecchiette con le cime di rapa completate dall’inserimento del pangrattato. Si continua sul piano della tipicità autoctona con l’immancabile purea di fave con le cicorie. Oppure si possono scegliere soluzioni che non hanno precisi confini territoriali ma che funzionano sempre, come il morbido filetto alla griglia, e la spigola in guazzetto di vongole, seppie e gamberi. Al momento del dessert emergono le radici del patron: il babà, le sfogliatelle e la pastiera ( foto 3) meritano un assaggio, insieme all’eccellente caffè.