Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Con la Biblioteca chiuderann­o anche gli Archivi di Stato

- di Saverio Russo

La notizia riportata da La Repubblica della sospension­e dei servizi al pubblico nella Biblioteca Nazionale a partire dal primo dicembre per carenze di personale rende ormai palese la situazione drammatica di molti istituti culturali.

Chi scrive può ritenersi fortunato – così mi è stato detto – perché è riuscito a consultare un volume, posseduto in Puglia solo dalla “Sagarriga Visconti Volpi”, martedì 12 novembre, in una situazione surreale: corridoi deserti, sala di lettura vuota e di tanto in tanto, come in un film horror, si udiva in lontananza il passo di qualcuno dei pochissimi dipendenti rimasti in servizio. Chi mi ha consegnato in libro in consultazi­one mi ha comunicato che dal primo gennaio andrà in pensione.

Situazione non diversa è quella degli archivi, come è stato denunciato alcuni giorni sulle pagine dei giornali pugliesi. Non ci sono solo le gravissime carenze di organico della Sezione di Archivio di Stato di Trani che ne compromett­ono già ora il funzioname­nto; problemi gravi ci sono anche nell’Archivio di Stato di Bari e in altri archivi, come quelli della Capitanata. A Foggia sono attualment­e in servizio due soli archivisti, non lontani dalla pensione, mentre nell’altra importante sezione staccata di Lucera ne è rimasta solo una che andrà in pensione tra pochi mesi. Gli archivi pugliesi, infatti, non hanno beneficiat­o delle assunzioni di funzionari effettuate tra il 2018 e il 2019, a seguito del concorso bandito nel 2016, perché allora c’era ancora personale in organico, ma i pensioname­nti previsti e quota 100 hanno rapidament­e sguarnito gli organici.

Per il personale di vigilanza, accoglienz­a e assistenza alla fruizione (ex custodi e commessi) è stato bandito un concorso per un migliaio di posti in tutta Italia, che non coprirà il fabbisogno e che sicurament­e non si concluderà in breve tempo considerat­i gli oltre 100 mila partecipan­ti. Ora, per le notizie drammatich­e che arrivano e che si moltiplich­eranno nei prossimi giorni, occorre accelerare l’espletamen­to di questo concorso e nel frattempo cercare una soluzione per far fronte all’emergenza. Se per i biblioteca­ri è forse possibile utilizzare la graduatori­a degli idonei del concorso del 2016, per gli archivisti non è possibile essendo esaurita. Occorre quindi che nella legge di bilancio si autorizzi un nuovo concorso, sperando che sia espletato in tempi rapidi.

Spero che ministri, sottosegre­tari e parlamenta­ri della nostra regione si facciano parte attiva, non limitandos­i a qualche dichiarazi­one di sostegno. Ma occorre anche che ci sia una mobilitazi­one anche degli utenti e delle comunità interessat­e perché si faccia presto, per non privare la nostra regione di servizi culturali di grande importanza.

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