Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Musica d’autore al Giordano Stasera c’è Rickie Lee Jones
Tappa a Foggia della cantautrice americana nell’unico concerto del Sud Italia
Timida musa di anni lontani, voce soffice e introversa di una bella stagione passata, Rickie Lee Jones torna sul palco con qualche ruga in più e con una borsa di canzoni «nuove» da proporre al suo pubblico. La cantautrice americana sarà la protagonista del primo evento di «Giordano in Jazz Winter Edition», una manifestazione musicale organizzata dal Comune di Foggia. Rickie Lee Jones sarà di scena, per l’unica data nel Sud Italia, stasera alle 21, al Teatro Giordano.
In scaletta i pezzi di Kicks, il suo ultimo lavoro fatto di cover. Abbandonato l’acustico per abbracciare l’elettrico e con una band di New Orleans, Lee Jones reinterpreta dieci cover, dagli anni ‘50 ai ‘70, tra pop, rock e jazz. Si va da My Father’s Gun di Elton John a Lonely People degli America, passando per Mack The Knife di Kurt Weill e Bertolt Brecht, Quicksilver Girl della Steve Miller Band. E altri classici come Houston, brano di Sanford Clark del 1964 reso famoso da Dean Martin l’anno successivo, e Nagasaki, scritto dagli Ipana Troubadours nel 1928 ma conosciuto per la versione del Benny Goodman Quartet del 1952.
Artista passata dalla canzone d’autore, al rock, al soul, al jazz per ritornare al suo vecchio amore, conquista con la sua semplicità e il suo rigore. Affascina ancora giocando con la bella voce, sapientemente sfumata, capace di acuti strazianti e di toni bassissimi, pur non avendo mantenuto negli anni le promesse che avevano accolto i suoi esordi, nel ‘79. Allora la ragazza aveva 25 anni, una manciata di canzoni intelligenti (Chuck E’s in love, la celebre traccia di apertura del disco d’esordio che portava il suo nome), e alcune amicizie importanti come quella, ben oltre il pettegolezzo, con Tom Waits che immortalò il suo fascino biondo sulla copertina di Blue Valentine.
Del 2015 è il più recente album di inediti, The Other Side of desire, a sua volta primo capitolo di una nuova avventura iniziata a New Orleans, dove Rickie Lee Jones adesso risiede e dove ha coinvolto i musicisti di Kicks. Un disco pensato e inciso nella città simbolo del jazz e della Lousiana, con gli arrangiamenti «moderni» di Mike Napolitano, mentore Ani DiFranco.
Da sempre è stata definita una cantante per pochi, «per intellettuali svagati», Rickie Lee Jones riempie ancora i club e i teatri dove propone la sua musica. Ha un forte legame affettivo con l’Italia dove nel 2000 ha vinto il premio Tenco («È l’unico paese che mi ha dato un premio», ha detto). Il suo rimane un concerto importante perché il repertorio della musicista riserva molte sorprese. Il suo porgere la voce è malinconico ed emozionante come si conviene ad una domenica sera d’autunno che tarda ad arrivare.