Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Esordio in serie A e in Nazionale Castrovill­i brucia tutte le tappe

Il talento di Minervino Murge raccontato da Stellone, Rastelli e Urbano

- P. C.

L’anatroccol­o Castrovill­i è sempre stato bello da vedere. Oggi, con la convocazio­ne e l’esordio in Nazionale, è anche diventato cigno.

Il talento di Minervino Murge, cresciuto nel Bari, poi fattosi le ossa nella Cremonese prima di esplodere con la Fiorentina, è forse la sorpresa più bella di questo inizio stagione. Al punto che su di lui hanno messo gli occhi le big del calcio italiano. Si parla insistente­mente di Inter, ma i ben informati raccontato che pure Napoli, Juventus, Milan e Roma stiano sondando con grande interesse la strada che porta al fantasista pugliese. Lui non ci pensa. Bada a giocar bene nella sua Fiorentina, con cui ha già realizzato tre reti. E, così facendo, prova a farsi spazio in vista dell’Europeo della prossima estate. Chissà allora che domani, contro l’Armenia, Gaetano Castrovill­i non possa persino essere titolare. In fondo Mancini, ct della Nazionale, è attento ai giovani e ai piedi buoni. Proprio come Montella, tecnico della viola, che ha addirittur­a paragonato il giocatore a una leggenda come Antognoni.

«Immaginavo che potesse arrivare in A – racconta Corrado Urbano, suo allenatore ai tempi del Bari Primavera – ma a questo livello, imponendos­i così bene, forse no. È merito suo se ci sta riuscendo. È cresciuto tanto soprattutt­o nella testa e nella tattica. Le qualità tecniche e fisiche le aveva anche da ragazzino, ora non sbaglia più nulla, in entrambe le fasi». È dello stesso parere Massimo Rastelli, che l’ha avuto a Cremona e ha cominciato a lanciarlo nella mischia con continuità in serie B. «Aveva le stimmate del grande giocatore – racconta – ma sta bruciando le tappe. Ha grandi qualità tecniche e progressio­ne: quando parte palla al piede, diventa difficile fermarlo. In più sa leggere le situazioni, dote che è molto importante». Merito di coraggio e personalit­à, allora. Anche se è l’umiltà il chiodo fisso di Castrovill­i. «Sin dal primo giorno – ricorda Roberto Stellone, che lo fece esordire ai tempi del Bari – ci siamo accorti del suo valore. Ma se sta ottenendo certi risultati è perché alle qualità innate unisce impegno, sacrificio, allenament­o. Vuole sempre migliorars­i, e questo fa la differenza. Quando un giovane ha questo talento, di solito perde lo spirito di sacrificio. Bravo Montella, che ha toccato le corde giuste. Sono felice per Gaetano e sono contento di essere stato uno dei primi a credere nelle sue potenziali­tà».

 ??  ?? In posa Gaetano Castrovill­i con la nuova seconda maglia della Nazionale alla vigilia dell’esordio di venerdì a Sarajevo
In posa Gaetano Castrovill­i con la nuova seconda maglia della Nazionale alla vigilia dell’esordio di venerdì a Sarajevo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy