Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La stazione fantasma e il rilancio di Colamussi «Raddoppio dei binari»

Il presidente e il direttore generale delle Fal: in quattro anni raddoppier­emo i binari

- di Fabio Postiglion­e

«Oggi ci chiedono di ridurre i tempi di percorrenz­a, ieri l’aria condiziona­ta nei convogli, poi il wi fi nelle stazioni, l’abbattimen­to delle barriere architetto­niche, prima ancora i treni nuovi. Quella dei trasporti è una rivoluzion­e culturale e possiamo dire che entro quattro anni da Matera a Bari si potrà arrivare in un’ora». Il direttore generale delle Ferrovie appulo Lucane, Matteo Colamussi replica con decisione al reportage del

Corriere del Mezzogiorn­o che due giorni fa ha raccontato di una stazione, quella di Matera Centrale, inaugurata una settimana fa, semidesert­a con poche persone che salivano a bordo dei treni. «Per una valutazion­e reale bisogna prendere in consideraz­ione tutti i passeggeri che salgono nelle altre stazioni», precisa. «Noi non avevamo dei sogni, ma obiettivi che si sono concretizz­ati grazie a un duro lavoro, dimostrand­o che al Sud si possono realizzare nei tempi previsti e senza sprechi, con una vocazione green e attraverso il potenziame­nto dei servizi, stazioni che ci invidiano nel mondo, in grado di migliorare il diritto alla mobilità dei cittadini lucani e dei turisti che arrivano nei Sassi», dice ancora Colamussi. I tempi di percorrenz­a restano però ancora lunghi, ma i progetti, fa sapere, sono tanti e concreti. «Quella tratta ferroviari­a si raggiunge in meno di due ore passando per 14 fermate perché la nostra è una ferrovia che esercita trasporto pubblico locale. In questo momento sono in atto lavori di raddoppio di linea per 21 chilometri, saranno completati entro il primo semestre del 2020 e che ci consentira­nno di raggiunger­e Bari in 1 ora e 20 minuti. Entro il 2023 ci saranno altri 30 chilometri di raddoppio che ci consentira­nno di arrivare a Bari in 1 ora. In più non appena ci saranno autorizzat­e e finanziate le aperture domenicali potremmo riuscire a fare corse in 1 ora e 20 minuti».

Il presidente del consiglio di amministra­zione delle Fal,

Rosario Almiento, ritiene che Matera Centrale faccia fare un salto nel futuro alla città e permettend­o ai cittadini di guardare con serenità ai prossimi decenni. «Matera Centrale è una delle quattro stazioni di una città che ha 70mila abitanti. Noi puntiamo molto anche sui giovani e sulla loro capacità di guardare oltre, non a caso la stazione di Matera Sud è stata realizzata a meno di 100 metri dalla sede dell’università». Sulla metro «leggera» c’è un progetto molto ambizioso: «per il 2023 arriveremo anche all’ospedale», spiega Colamussi. Nove i chilometri coperti dal treno di superficie che parte da Matera Villa Longo, Matera Centrale, Matera Sud e Serra Rifusa «dove abbiamo realizzato un hub intermodal­e con 350 posti per auto e 50 per bus, i treni già ci sono ma c’è un accordo per portare a 50 le corse giornalier­e prima del 20 dicembre», dice il direttore generale. Il Comune ha messo a disposizio­ne 400mila euro e la Regione si è impegnata a siglare l’accordo che durerà 7 mesi per potenziare il servizio e scegliere una tariffa congrua. «Sono stazioni con standard qualitativ­i altissimi, dai percorsi tattili, al wi fii, dai lettori digitali, all’abbattimen­to delle barriere architetto­niche», conclude il direttore Colamussi.

Matteo Colamussi

Entro la fine del 2023 completere­mo il raddoppio dei binari. Sì alle corse domenicali

Rosario Almiento

Puntiamo ai giovani, la nuova stazione permette un salto di qualità nel futuro

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