Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’hotel Victor va alla Fondazione Puglia
L’albergo di via Nicolai acquistato per 4,3 milioni. Le stanze verranno date in gestione
L’hotel Victor (storica struttura ricettiva di Bari della famiglia Andidero) passa di mano con un investimento complessivo di 6 milioni. Il nuovo proprietario? Non è un imprenditore che vuole rilanciare l’hotel per effettuare operazioni di business. È la Fondazione Puglia, ovvero il soggetto nato nel novembre del 1991 che ha l’obiettivo di gestire il patrimonio derivante dalla Cassa di Risparmio di Puglia.
L’hotel Victor (storica struttura ricettiva di Bari) passa di mano con un investimento complessivo di 6 milioni. All’inizio dell’anno, infatti, le porte di camere e reception sono state chiuse per avviare la ristrutturazione. Il nuovo proprietario? Non è un imprenditore che vuole rilanciare l’hotel per effettuare operazioni di business. È la Fondazione Puglia, ovvero il soggetto nato nel novembre del 1991 che ha l’obiettivo di gestire il patrimonio derivante dalla Cassa di Risparmio di Puglia (fondata nel 1949 su iniziativa di esponenti del mondo economico e politico barese). L’operazione rientra tra gli asset immobiliari della Fondazione: quest’ultima ha l’obbligo di far fruttare il patrimonio che complessivamente ammonta a 150 milioni (ogni anno destina un budget di 3 milioni per le attività di sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica, arte, attività e beni culturali, salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, volontariato, filantropia e beneficenza).
«La Fondazione Puglia - è scritto nel documento programmatico previsionale del 2019 - in ottemperanza alle delibere del Consiglio d’amministrazione del 29 novembre 2017 e del 13 febbraio 2018 ha avviato una trattativa per l’acquisizione dell’hotel Victor, ubicato in Bari. Al momento è stata redatta una bozza del contratto preliminare di acquisto, l’investimento immobiliare ammonta a 4,3 milioni oltre spese notarili e tasse per circa 150 mila euro. Il consiglio di amministrazione dovrà decidere se la gestione dell’hotel debba essere diretta, tramite una società costituita ad hoc, oppure affidata ad uno dei soggetti che hanno presentato l’offerta prima che venga acquistata definitivamente la proprietà dell’immobile. I lavori di ristrutturazione sono stimati in 1,7 milioni, pertanto l’operazione nel complescaduti so ammonta a 6 milioni». La bozza di accordo si è trasformata in vendita a febbraio scorso, mentre per il lavori di ristrutturazione sono in atto attività negoziali con imprese per quantificare meglio le spese complessive.
La Fondazione, nel periodo d’indirizzo dell’investimento, era presieduta da Antonio Castorani, storico rettore del Politecnico di Bari e già direttore generale dell’Azienda Policlinico Consorziale di Bari. Attualmente Castorani è consulente per la gestione tecnica del patrimonio immobiliare della Fondazione. Nella sua presidenza sono rigli acquisti dell’attuale sede (rilevata dalla famiglia Andidero per 4,3 milioni) e del palazzo Starita (4,4 milioni da destinare a polo per mostre e attività culturali). L’hotel Victor (che fa riferimento sempre alla famiglia Andidero ed ha 77 stanze) evidentemente rappresenta un mezzo per creare redditività (la gran parte delle risorse della Fondazione è investita in titoli di Stato). Le stima, alla base dell’operazione, sono contenute proprio sempre nel documento programmatico previsionale del 2019. «La proposte pervenute - è scritto nella relazione - sono tutte nell’ordine di un canone da 250 mila euro l’anno, l’Imu da versare ammonta a circa 110 mila euro l’anno. Pertanto pertanto l’investimento nell’hotel Victor produrrebbe una redditività netta del 2,33%».
Castorani, a giugno del 2018, ha passato il testimone a Paolo Spinelli, fisico ed ex preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Bari, che è affiancato nel consiglio d’amministrazione da Ebe Guerra, Maria Pappalepore, Mario Scicutella e Mario Spagnoletti.
La doppia operazione Nel giro di pochi anni un altro contratto immobiliare con la famiglia Andidero