Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Salvini rianima le sue truppe «Però a decidere siamo in tre»

- F. Str.

«C’è una richiesta da FdI sulla Puglia. Io ci provo a rivendicar­e il candidato, ma non decido da solo». Matteo Salvini risponde così a tutti i massimi dirigenti pugliesi della Lega, 25 persone in tutto, parlamenta­ri compresi, che lo incontrano domenica pomeriggio a Bari. Chiedono l’incontro per rappresent­argli il loro malumore e tentare di sbarrare la strada alla candidatur­a di Raffaele Fitto (FdI). Si vedono poco prima della manifestaz­ione intitolata «Liberiamo la Puglia» che va in scena poco dopo le 18 di domenica nello Spazio 7 della Fiera del Levante. Una manifestaz­ione che rappresent­a una prova di forza: è allestita in pochi giorni ma in modo che arrivi 24 ore prima della discesa di Giorgia Meloni a Bari. Con le oltre tremila persone che arrivano da tutta la regione, è un modo chiaro per dire che la Lega ha forza ed energia per esprimere il candidato presidente e, soprattutt­o, per frenare la candidatur­a di Fitto.

La Fiera mette a disposizio­ne una stanza nel Centro direzional­e, i dirigenti pugliesi del Carroccio sono compatti. Provano a sbarrare la strada a Fitto, sulla base di tre ordini di ragionamen­ti: 1) l’eurodeputa­to è stato bocciato nelle urne nel 2005, da governator­e uscente; 2) da leader del centrodest­ra pugliese non ha lavorato per unire la coalizione: sia nel 2010, sia nel 2015; 3) stesso atteggiame­nto ha assunto di recente nei Comuni, come dimostra il recente crac del centrodest­ra a Corato; 4) è una candidatur­a che divide, dunque pericolosa a fini del risultato elettorale. «Se il candidato non sarà della Lega – ribatte Salvini – verrò in Puglia più spesso perché l’obiettivo è vincere le Regionali».

Ma perché non rivendicar­e la candidatur­a per la Lega, come è stata fatto dopo l’ottimo risultato di lista alle Europee? Per una ragione che Salvini spiega così: «Ho ottimi sondaggi sulla Toscana, voglio il candidato presidente e provare a vincere anche lì». Sarebbe una sorta di allargamen­to a macchia d’olio della Lega, da Nord verso Sud.

Partita chiusa sulla Puglia? No, perché se ne riparlerà al tavolo nazionale («ci provo, ragazzi»). Tradotto: il Carroccio ha chiesto Umbria, Emilia, Toscana oltre che Veneto e Liguria (per gli uscenti). Il prossimo incontro dovrà necessaria­mente essere dedicato alla Calabria, dove si vota a gennaio. La casella calabrese è assegnata a Forza Italia che è divisa al proprio interno. Se saltasse la Calabria, si decomporre­bbe il puzzle nazionale e si rimettereb­be tutto in discussion­e. A quel punto si potrebbe riaprire la discussion­e sulla Puglia. Qualcuno nella Lega fa il tifo per questa soluzione, altri si preparano a sostenere Fitto. «Non è il nostro candidato – dice uno dei big del Carroccio – ma se sarà l’indicazion­e di Matteo, eseguiremo l’ordine».

 ??  ?? A destra il leader della Lega, Matteo Salvini, nell’incontro di domenica alla Fiera del Levante di Bari. Erano presenti circa tremila sostenitor­i del Carroccio pugliese
A destra il leader della Lega, Matteo Salvini, nell’incontro di domenica alla Fiera del Levante di Bari. Erano presenti circa tremila sostenitor­i del Carroccio pugliese

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