Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Qui Bari, si vive meglio E Decaro viene premiato Il neo resta la sicurezza
La classifica sulla qualità della vita. Foggia terzultima
Migliora la qualità della vita in tutte le province pugliesi anche se restano nella parte bassa della classifica, ben oltre la metà. Nella graduatoria del Sole 24 Ore Bari guadagna 10 posizioni (con il sindaco Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci, premiato ieri da Il Sole 24 Ore), piazzandosi 67esima su 107. Foggia è invece tra le peggiori d'Italia, terzultima al 105esimo posto.
Migliora lo stato di salute in quasi tutte le province pugliesi ma l’indicatore della giustizia e della sicurezza fa precipitare la Puglia, Bari in particolare, in fondo alla classifica.
È la graduatoria del Sole 24 Ore (giunta alla trentesima edizione) sulla Qualità della vita. Lo studio fotografa 90 indicatori divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettanti componenti dello star bene: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Nella graduatoria generale Bari guadagna dieci posizioni rispetto al 2018, piazzandosi al 67esimo posto su 107. Foggia, pur avanzando di una posizione, risulta essere invece tra le peggiori d’Italia: è al 105esimo posto, terzultima della classifica, avanti solo a Caltanissetta e Crotone. Vanno discretamente le altre città pugliesi: Lecce all’82esimo posto (guadagna dieci posizioni) e Taranto al 92esimo, pur se è riuscita a scalare 13 posizioni. Brindisi è 87esima ed ha guadagnato posizioni. La provincia Bat si piazza al 76esimo posto della graduatoria, guadagnando 23 posizioni.
Sotto il profilo della giustizia e della sicurezza la Puglia va male: Bari si posiziona al 99esimo posto su 107. Esaminando i dati più nel dettaglio, Bari è al 106esimo posto per i furti di auto, fanalino di coda è invece la provincia Bat; con le rapine Bari è al 96esimo posto, mentre al 97esimo troviamo Foggia. Con le estorsioni Bari è al 91esimo posto in classifica, mentre Foggia al 107esimo. Sui delitti denunciati Bari è all’86esimo posto e Foggia all’87esimo.
Tornando ai dati generali sulla sicurezza e sulla giustizia, va malissimo anche Foggia al 103esimo posto; performance migliori, pur restando nella parte bassa della classifica, arrivano da Taranto, Lecce la provincia Bat e Brindisi che, sempre in tema di sicurezza e giustizia si piazzano rispettivamente al 53esimo, 79esimo 81esimo posto e 88esimo posto.
Nell’area cultura e tempo libero la città di Bari scala la classifica riuscendo a piazzarsi al 52esimo posto (sempre su 107); Lecce al 71esimo, Brindisi all’80esimo, Taranto al’83esimo; Bat al 94esimo. Fanalino di coda è Foggia al 99esimo posto. Bari si distingue esaminando l’area demografia e società dove si piazza al decimo posto.
«La classifica 2019 sulla Qualità della vita restituisce per la Puglia un quadro poco confortante, anche se con un lievissimo miglioramento rispetto al 2018, e dinamiche spesso anche molto differenti tra i vari territori. Con Foggia per esempio che presenta un tasso di disoccupazione quasi doppio di quella del Barese (Bari è al 76esimo posto e Foggia al 100esimo, ndr)- dice il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo leggendo i risultati è evidente come sulla Capitanata pesi soprattutto il basso tasso di sviluppo e occupazione e di contro in negativo la tara di una criminalità che la vede per esempio maglia nera per numero di estorsioni. Così come in tutta la Puglia è preoccupante il dato relativo al riciclaggio e impiego di denaro. La mafia che investe proventi illegali nell'economia legale è un problema segnalato dalla Commissione antimafia è confermato dalle indagini delle Dda. Lo Stato - aggiunge ancora - deve preoccuparsi di garantire a tutti i cittadini eguali diritti e servizi, sia a livello quantitativo che qualitativo. Serve con urgenza un piano complessivo di investimenti e trasferimenti per il Mezzogiorno se non vogliamo vedere desertificate quest'area del Paese. Serve salvaguardare ogni singolo posto di lavoro, affrontando le vertenze aperte senza farle ricadere nel tritacarne della polemica politica. A partire da quella dell’Ilva passando per Bosch e Banca Popolare di Bari, interventi su bonifiche aree inquinate, affrontando i problemi creati alla nostra agricoltura dalla Xylella, perché non possiamo permetterci di perdere in queste condizioni un altro solo posto».