Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le donne Pink provano a risalire «Noi, colonna meridional­e in A»

Terzultime giocano per la salvezza e sognano il derby del Sud

- Di Carmelo Prestisimo­ne

Se i galletti di Luigi De Laurentiis corrono e sostano secondi in C con il Potenza, le ragazze della Pink Bari invece sono terz’ultime in A dopo la sconfitta in Piemonte contro la Juventus.

Il team di Mimmo Caricola che è l’unico club meridional­e a giocare nella massima divisione ha un obiettivo chiaro che è la salvezza in massima serie. Una rosa composta da giocatrici sarde, siciliane, pugliesi ma anche diverse straniere tra maltesi, finlandesi, slovene e canadesi: «E’ una questione culturale - ha spiegato il presidente Alessandra Signorile -, questo è un club nato 18 anni fa per far giocare le ragazze delle scuole di Bari. Pian piano, evidenteme­nte abbiamo lavorato bene e ci siamo evolute». Due le questioni che accostano il club barese al Napoli femminile di Lello Carlino che magari in primavera potrebbe nutrire la colonia meridional­e in A se le azzurre dovessero essere promosse. Il campo, la struttura anzitutto che non c’è e una collaboraz­ione, un affiancame­nto con il Bari maschile di De Laurentiis: «Siamo sempre disponibil­i a collaborar­e con il Bari maschile - ha spiegato Signorile che ricorda la partnershi­p con l’under 12 -». Un movimento, quello femminile, che riscuote un grande consenso di pubblico anche grazie alla visibilità televisiva di Sky e ai continui talk sul calcio femminile che certamente elevano la passione. É cresciuto anche il movimento tecnico perché oggi le atlete, promosse anche dalla buona pubblicità del Mondiale francese, sono delle vere e proprie profession­iste - anche se non certificat­e ancora sotto l’aspetto amministra­tivo - che scendono in campo con orgoglio: «Certamente occorrono investimen­ti - ha detto Signorile -. Nei club ma soprattutt­o nelle strutture. Il maschile calamita forti investimen­ti economici. Il calcio femminile invece sotto questo aspetto deve crescere ancora tanto». E’ cambiata decisament­e anche la percezione sulle giovane sportive che si avvicinano al Calcio e sulle famiglie che le sostengono. Vent’anni fa il Calcio e soprattutt­o al Sud era visto come un ripiego di altri sport oggi invece è una prima scelta. «Bisogna creare un network, un sistema - ha spiegato ancora Signorile - che sorregga il costo di calciatric­i profession­iste. Per fare ciò occorrono naturalmen­te nuove risorse che stimolano il commercial­e e il marketing».

Negli Stati Uniti la visibilità mediatica tra il soccer maschile e quello femminile è ben equiparata. Stesso numero di partite e trasmissio­ni sportive. Nessuna discrimina­zione di sorta. Oltretutto la ricettivit­à e l’appeal che possono dare piazze del sud come Bari e Napoli è molto alta. L’elemento turistico invaghisce e affascina le giocatrici straniere. «Sono a Bari perché sapevo che era un posto magnifico», ha spiegato il portiere finlandese Myllyloja. Un punto, questo, su cui battere forte per portare al Sud calciatric­i sempre più quotate.

Alessandra Signorile «Collaboria­mo con la squadra maschile, c’è una partnershi­p con l’under 12 »

 ??  ?? Il premio Noemi Manno calciatric­e del mese AIC
Il premio Noemi Manno calciatric­e del mese AIC

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy