Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Neglia, laurea in Psicologia per l’attaccante biancorosso
L’attaccante del Bari lancia un messaggio con la tesi in Psicologia: così alleno la testa
Nel libro delle sue emozioni, questa storia avrà senz’altro un posto in prima pagina. Samuele Neglia, attaccante del Bari, ha messo a segno uno dei gol più belli nella vita di una persona. Il più significativo nella carriera di uno studente. Il bomber tascabile del Bari ha conseguito la laurea in psicologia. Tesi in Teorie e metodi di psicologia sociale, voto 99. Per il giocatore biancorosso, il culmine di un percorso che può sembrare quasi atipico per un calciatore.
Non capita tutti i giorni che si riesca da alternare con profitto sedute di allenamenti e ore di studio. Non sempre accade che il cammino universitario di uno sportivo sia coronato dal taglio del traguardo. Neglia ce l’ha fatta, ponendo la propria attenzione su un tema assai caro agli sportivi: «Motivazione e leadership nella psicologia dello sport», ovvero un’analisi dell’importanza dell’aspetto mentale per vincere le sfide, le partite, i campionati, per gestire le soddisfazioni e oltrepassare di slancio gli ostacoli. Neglia, che ha frequentato l’università telematica internazionale Uninettuno (sede principale a Roma), ha voluto esplorare un territorio affascinante, ma spesso considerato ancora un tabù nell’universo dell’agonismo. Solo da qualche anno, grazie a esperienze di successo che sono diventate un autentico esempio, si è cominciato a dare il giusto peso al valore della testa di un atleta, al punto da indurlo spesso ad affidarsi ai consigli dei cosiddetti mental coach. E non sfugga che con una frequenza sempre maggiore gli stessi sportivi stanno iniziando a tenere «lezioni» sul tema, tenute nelle scuole e nelle aziende. Concetti cari a Neglia. Chi lo conosce bene identifica proprio nella razionalità e nell’equilibrio alcune delle sue caratteristiche principali. Doti che gli vengono riconosciute sin da quando sfrecciava sui campetti di Bernalda o impazzava sul fronte offensivo nelle giovanili della Salernitana. Certe doti gli servono a mantenere la testa alta verso l’obiettivo anche nei momenti più complicati. Come quello che probabilmente sta vivendo ora: raramente titolare, finito un po’ indietro nelle gerarchie dell’allenatore, dopo un campionato vissuto da protagonista quasi principale, praticamente da intoccabile. Dal canto suo, è intatta la voglia di dimostrare di essere utile alla causa a prescindere dal minutaggio riservatogli. Questione di testa, di psicologia.
Psicologia sportiva. Ha deciso di intraprendere questo percorso per migliorare se stesso – racconta chi gli è molto vicino. Una sorta di personalissimo investimento che, c’è da scommetterci, continuerà a essere coltivato. Non si sa cosa possa riservargli il futuro, ma il messaggio intanto è lanciato:nel campo di calcio o più all’esterno, Samuele ha grande voglia di continuare a correre.
Le gerarchie
Finito un po’ indietro, dopo un campionato vissuto da protagonista quasi principale