Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dai bus alla Rossani arrivano i consulenti Polemica in Comune
Il Comune di Bari riapre alle consulenze esterne con una delibera presentata in consiglio dall’assessore al Personale, Vito Lacoppola. L’ente si rivolgerà all’esterno per ottenere supporto. La delibera sarà approvata a gennaio. Le opposizioni sul piede di guerra.
Il rilancio della Fiera del Levante, ma anche delle Casermette (futuro polo unico della Giustizia), della Caserma Rossani e della Manifattura Tabacchi. Il rafforzamento del trasporto pubblico locale, della raccolta differenziata, il contrasto alla povertà, la piantumazione di un milione di alberi e la pedonalizzazione del centro città.
Solo per citare alcuni degli obiettivi messi nero su bianco in ventidue pagine di relazione. Che già fanno storcere il naso alle opposizioni e che rischiano di aprire tra le polemiche il nuovo anno a Palazzo di Città. Oggetto: la lenzuolata di possibili consulenze per i prossimi cinque anni. Fa discutere al Comune di Bari la delibera sul programma relativo agli incarichi esterni, la ricerca di professionisti con i quali l’amministrazione comunale intende raggiungere alcuni punti di mandato.
Un atto «legato alla necessità di disporre di professionalità, ad alto contenuto, non presenti all’interno dell’ente, in possesso di esperienze, conoscenze e specifiche competenze» si legge nella proposta di delibera a firma dell’assessore comunale al Personale Vito Lacoppola. In pratica il Comune, con in testa il sindaco Antonio Decaro, si rivolgerà all’esterno per ottenere supporto su svariati temi (cinque le macroaree individuate come Città nelle città, Città dei diritti, Città delle opportunità, Città che partecipa e Città che si fa più semplice).
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«Ma non si capisce ancora come» accusano le opposizioni, arrivate ieri cariche all’ultimo appuntamento dell’anno in consiglio comunale. Che, tra le altre cose, avrebbe dovuto discutere di questo punto, alquanto caldo, ma ora rimandato di fatto alle prime sedute del 2020.
«La delibera dovrebbe essere un programma ma non lo è – attacca il consigliere comunale Elisabetta Pani (M5S) -, si limita ad allegare le linee programmatiche del sindaco e nulla dice sugli incarichi esterni. A differenza degli altri Comuni italiani dove si entra nel merito di incarichi, funzioni e compensi. L’ennesima presa in giro di questa amministrazione che non intende probabilmente applicare i più elementari principi di trasparenza».
Critiche anche dalla Lega con Fabio Romito che la definisce «una delibera farsa che continua a non far chiarezza su un tema nevralgico come quello delle consulenze esterne. Centinaia di migliaia di euro destinate ogni anno a pochi professionisti, escludendo tutti gli altri dalla vita politica e professionale della nostra città».
E già ieri le opposizioni hanno infiammato e non poco il dibattito sulle linee di indirizzo del Comune per la nomina del sindaco nelle aziende. Tutti bocciati gli emendamenti del centrodestra, tra cui la pubblicazione di tutti i curricula (sia dei prescelti e sia degli esclusi), il divieto di nominare i candidati alle Amministrative degli ultimi cinque anni – in pratica il lodo «anti trombati» - ed i loro parenti e affini fino al secondo grado. Accolte invece le proposte M5S: non potranno essere nominati soggetti che amministrano società in fallimento, sotto liquidazione coatta o concordato preventivo e coloro che rivestono un incarico elettivo a ogni livello, da consigliere comunale sino ad eurodeputato.
«Ma io baderò sempre e solo alle professionalità e le capacità dei singoli» ribadisce il sindaco Antonio Decaro, già chiamato nei primi giorni di gennaio a dover rinnovare tutto il management Amtab ormai scaduto. «Dopo ore di dibattito, la maggioranza si è animata solo su questa delibera che distribuisce poltrone e nomine» l’accusa in aula dei consiglieri Ciaula (Forza Italia) e Picaro (Lega).
Vito Lacoppola Necessario servirsi di figure che l’ente non ha
Elisabetta Pani Una presa in giro sui principi della trasparenza
Fabio Romito Centinaia di migliaia di euro nelle tasche di pochi