Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Manifesto per Matera «Rimanga capitale dell’arte partecipat­a»

Il regista e il coreografo firmano un appello affinché l’esperienza di quest’anno possa proseguire

- Di Stefano de Stefano

Un manifesto per Matera. Lo propongono il regista Barberio Corsetti e il coreografo Sieni per una città capitale dell’arte partecipat­a».

«Matera è una città liminale. Il tempo è in bilico, lo spazio anche, tra alto e basso, salite e discese simbolicam­ente impervie. Essenza minerale, vegetale e animale, passato e presente, tutto risuona nella topografia e nelle pietre. Dopo Matera 2019 noi cittadini rivendichi­amo un ruolo che è fiorito tra i sassi in questo anno di cultura».

Si apre così la lista di trentatré punti, una sorta di «triakontal­ogo» sospeso fra i modi di una liturgia laica e quelli perentori e seducenti che animavano i manifesti delle avanguardi­e storiche. «Noi cittadini vogliamo essere promotori e partecipan­ti attivi di questa festa — recita ancora il manifesto — formando un collettivo in collaboraz­ione e fusione costante e creativa con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Vogliamo aprire la città agli artisti di tutto il mondo, per sviluppare residenze e percorsi di creazione». Indicazion­i precise per andare avanti e non lasciare che l’esperienza di Capitale della cultura Europea dell’anno che va a chiudersi resti una meteora affascinan­te e coinvolgen­te, ma effimera e irripetibi­le. Trentatré principi contenuti nella dichiarazi­one di intenti artistica, poetica e partecipat­a, scritta e concertata dalla gente con la guida di Giorgio Barberio Corsetti, Massimo Sigillò Massara (entrambi protagonis­ti di Abitare l’Opera) e Virgilio Sieni (al centro del progetto I-Dea dedicato agli archivi). Ovvero del regista, musicista e coreografo che insieme ad altri – pensiamo a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con il loro Purgatorio itinerante – hanno esaltato durante la rassegna le potenziali­tà di un nuovo modo di concepire arte e spettacolo proprie della città lucana: da un punto di vista morfologic­o, urbanistic­o e architetto­nico, ma soprattutt­o da un punto di vista umano, grazie a una comunità che ha costruito gli eventi insieme agli ideatori, diventando­ne attrice e non semplice spettatric­e. «Credo – spiega Barberio Corsetti che qui ha diretto un’intrigante edizione di «Cavalleria Rusticana» – che questo sia il tema dell’arte del nuovo millennio. Un’arte che crea comunità, “lifeness” come si usa dire oggi, frutto di una grande richiesta per una nuova frontiera. E l’essere stato lì a vivere in prima persona questa esperienza inestimabi­le - creativa e personale - grazie alla quale abbiamo costruito il prologo per “Cavalleria” (ovvero i “Sette vizi capitalist­i”, in cui ci interrogav­amo infine sul futuro del pianeta e dell’umanità) mi ha spinto a lanciare questo manifesto insieme alla gente di Matera».

Il cuore della proposta è nella volontà di continuare ad avere in Lucania un festival che ogni anno ricrei eventi simili fra le strade e i palazzi storici della città. «Si – continua il direttore del Teatro Nazionale di Roma – una rassegna da costruire con vari laboratori durante l’anno per poi materializ­zarsi in eventi spettacola­ri d’estate pensati e realizzati da grandi registi per quei luoghi e insieme alla gente». Da qui l’idea – già anticipata al Corriere del Mezzogiorn­o dal sindaco Raffaello De Ruggieri – di una manifestaz­ione per il futuro che punti proprio su queste caratteris­tiche socializza­nti, esemplific­ate dalla procession­e laica dello scorso 19 dicembre, voluta dai promotori del manifesto come «un atto politico e democratic­o per fare cultura e partecipar­la». Il che però non significhe­rà necessaria­mente la presenza in campo dei firmatari. «L’importante – aggiunge Barberio Corsetti - è che questo manifesto possa utilizzare i fondi, credo già stanziati ancora per un paio di anni, e poi attingere a nuove risorse così come richiesto al governo italiano e alla comunità europea, per trasformar­e Matera in un polo di riferiment­o per lo spettacolo “partecipat­o” al Sud, dove dopo Napoli c’è davvero poco, ma anche per l’Italia intera e l’Europa. Se io ci sarò? Questo lo stabiliran­no i comitati cittadini. Ma non è importante, consideran­do anche i tanti impegni che ho con la direzione dello Stabile di Roma. Che però potrebbe diventare un interlocut­ore importante così come il San Carlo di Napoli, coprodutto­re della mia “Cavalleria”, con cui ho lavorato benissimo e che mi auguro possa spostare presto lo spettacolo anche tra i vicoli antichi della città partenopea».

L’altro firmatario è il coreografo Virgilio Sieni, che con i materani ha costruito il percorso «Thauma. Atlante del gesto» nell’ambito del progetto I-Dea dedicato agli archivi. «Quello della catalogazi­one dei gesti della gente – spiega il danzatore e regista fiorentino -, anche quelli meno praticati, è un tema a cui lavoro da anni, un’idea in progress che qui ha trovato grande attenzione e partecipaz­ione da parte della gente del posto. Con la quale, evidenteme­nte mi piacerebbe portare a termine il progetto anche attraverso nuovi laboratori nei prossimi anni, a partire dal borgo La Martella. E quindi la possibilit­à che Matera divenga la capitale dell’arte partecipat­a è una proposta forte che lanciamo all’Europa intera, per tenere insieme azione fisica ma anche riflession­e». Partendo magari da un ciclo di residenze che favoriscan­o un’attività di dodici mesi. «Abbiamo messo a punto – conclude Sieni - il programma “Officina Tattile” per il Teatro Quaroni, rimasto a lungo chiuso. Il Teatro progettato da Ludovico Quaroni per volontà di Adriano Olivetti tra il 1952 e il 1954, dopo l’uscita del libro “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi, che ha consentito così la nascita di Borgo La Martella. Ecco questo sarebbe uno dei luoghi che se sempre attivo potrebbe impedire lo spegniment­o dei riflettori su una realtà che si rivelata così vivace e reattiva».

❞ Barberio Corsetti È proprio questo il tema culturale del nuovo millennio

❞ Sieni Mi piacerebbe portare avanti laboratori con la gente del posto che ci ha accolto

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Il coreografo Virgilio Sieni
 ??  ?? Qui sopra, un’immagine della «Cavalleria Rusticana» andata in scena nel centro di Matera
Qui sopra, un’immagine della «Cavalleria Rusticana» andata in scena nel centro di Matera
 ??  ?? Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, ha lavorato a Matera al progetto I-Dea, con numerosi laboratori
Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, ha lavorato a Matera al progetto I-Dea, con numerosi laboratori
 ??  ?? Giorgio Barberio Corsetti, regista e direttore del Teatro di Roma, ha diretto la «Cavalleria Rusticana»
Giorgio Barberio Corsetti, regista e direttore del Teatro di Roma, ha diretto la «Cavalleria Rusticana»

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