Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Appello degli artigiani: serve un progetto pubblico

Parla Leonardo Montemurro, presidente della confederaz­ione: necessario il censimento

- Antonella Ciervo

Il timore che la tradizione dell’artigianat­o artistico a Matera finisse con la scomparsa degli esponenti più importanti è ormai accantonat­o. Lo dimostra chiarament­e l’età degli ultimi due cartapesta­i che in ordine dei tempo hanno realizzato o si apprestano a realizzare il Carro trionfale in onore della Madonna della Bruna.

Il manufatto quest’anno infatti verrà realizzato da un trentenne, età del tutto impensabil­e fino a qualche anno fa. Il cambio di passo, però, deve essere accompagna­to da meccanismi e modalità di crescita adeguate. Leonardo Montemurro, presidente della Cna (Confederaz­ione nazionale dell’artigianat­o) di Basilicata chiede da anni che il settore guardi a un contesto più ampio, soprattutt­o dopo l’esperienza del 2019. «La preoccupaz­ione che ci attanaglia­va fino a qualche anno fa, sull’assenza di ricambio generazion­ale, è stata superata dai fatti – spiega –. Dietro questo successo ci sono stati eventi avvenuti a prescinder­e dalla realtà locale, come lo straordina­rio flusso turistico che ha agevolato l’artigianat­o e che fa della città di Matera una isola felice. Non così si può dire delle aree interne che vivono ancora uno sviluppo lento e difficile».

Valorizzar­e i punti di forza della manualità, della lunga tradizione spesso familiare significa anche dare spazio a realtà sopravviss­ute agli anni e alle tendenze. «Credo che mai come in questo momento – prosegue Montemurro – si debba considerar­e Matera come vetrina permanente dell’artigianat­o artistico. Il progetto però non può trascurare luoghi che sarebbero strategici per questo settore. Penso, ad esempio, agli ipogei di piazza Vittorio Veneto che erano nati per essere parte di un visitor center e che dopo 20 anni sono ancora lì in attesa».

I giovani, nel frattempo, dimostrano di essere sempre più attratti dalle profession­i che richiedono manualità, estro e creatività ecco perché la Cna lancia un appello alla Regione per la creazione di un progetto di sviluppo dell’artigianat­o dei prossimi dieci anni. «Con i segnali incoraggia­nti che emergono – aggiunge Leonardo Montemurro – possiamo combattere il fenomeno che negli ultimi anni ha portato alla chiusura del 15% delle imprese lucane che in totale sono circa 10mila. Per farlo è necessario avere il censimento del settore».

E proprio dalla Regione un primo segnale positivo è arrivato. Dopo il silenzio di un anno, torna infatti la manifestaz­ione Fucina Madre che rappresent­a il concreto stato dell’arte del settore. Montemurro infine torna al tema centrale della festa della Bruna e ricorda il progetto mai realizzato di riqualific­azione dell’area della Fabbrica del carro legato a quello più ampio del rione che la ospita. «Sarebbe un ulteriore passo avanti per il nostro comparto, così come il Quartiere degli artieri che attende il bando per l’assegnazio­ne dei locali individuat­i dal Comune. Tra qualche giorno incontrerò l’assessore Liantonio per risolvere questa vicenda».

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Un momento della Festa della Bruna a Matera

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