Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Appello degli artigiani: serve un progetto pubblico
Parla Leonardo Montemurro, presidente della confederazione: necessario il censimento
Il timore che la tradizione dell’artigianato artistico a Matera finisse con la scomparsa degli esponenti più importanti è ormai accantonato. Lo dimostra chiaramente l’età degli ultimi due cartapestai che in ordine dei tempo hanno realizzato o si apprestano a realizzare il Carro trionfale in onore della Madonna della Bruna.
Il manufatto quest’anno infatti verrà realizzato da un trentenne, età del tutto impensabile fino a qualche anno fa. Il cambio di passo, però, deve essere accompagnato da meccanismi e modalità di crescita adeguate. Leonardo Montemurro, presidente della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato) di Basilicata chiede da anni che il settore guardi a un contesto più ampio, soprattutto dopo l’esperienza del 2019. «La preoccupazione che ci attanagliava fino a qualche anno fa, sull’assenza di ricambio generazionale, è stata superata dai fatti – spiega –. Dietro questo successo ci sono stati eventi avvenuti a prescindere dalla realtà locale, come lo straordinario flusso turistico che ha agevolato l’artigianato e che fa della città di Matera una isola felice. Non così si può dire delle aree interne che vivono ancora uno sviluppo lento e difficile».
Valorizzare i punti di forza della manualità, della lunga tradizione spesso familiare significa anche dare spazio a realtà sopravvissute agli anni e alle tendenze. «Credo che mai come in questo momento – prosegue Montemurro – si debba considerare Matera come vetrina permanente dell’artigianato artistico. Il progetto però non può trascurare luoghi che sarebbero strategici per questo settore. Penso, ad esempio, agli ipogei di piazza Vittorio Veneto che erano nati per essere parte di un visitor center e che dopo 20 anni sono ancora lì in attesa».
I giovani, nel frattempo, dimostrano di essere sempre più attratti dalle professioni che richiedono manualità, estro e creatività ecco perché la Cna lancia un appello alla Regione per la creazione di un progetto di sviluppo dell’artigianato dei prossimi dieci anni. «Con i segnali incoraggianti che emergono – aggiunge Leonardo Montemurro – possiamo combattere il fenomeno che negli ultimi anni ha portato alla chiusura del 15% delle imprese lucane che in totale sono circa 10mila. Per farlo è necessario avere il censimento del settore».
E proprio dalla Regione un primo segnale positivo è arrivato. Dopo il silenzio di un anno, torna infatti la manifestazione Fucina Madre che rappresenta il concreto stato dell’arte del settore. Montemurro infine torna al tema centrale della festa della Bruna e ricorda il progetto mai realizzato di riqualificazione dell’area della Fabbrica del carro legato a quello più ampio del rione che la ospita. «Sarebbe un ulteriore passo avanti per il nostro comparto, così come il Quartiere degli artieri che attende il bando per l’assegnazione dei locali individuati dal Comune. Tra qualche giorno incontrerò l’assessore Liantonio per risolvere questa vicenda».