Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Voglio cucinare le orecchiette al Papa»
Nunzia Caputo oggi volerà con il sindaco Decaro al Travel Show di New York
Nunzia Caputo, 62 anni, lady orecchiette di Bari vecchia, volerà questa mattina per New York insieme al sindaco e presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, per partecipare al prestigioso evento «The New York Times Travel Show 2020». Racconta con grande entusiasmo: «Porterò negli Stati Uniti le nostre tradizioni». Poi il sogno: «Mi piacerebbe cucinare un piatto di orecchiette per Papa Francesco quando sarà a Bari».
Per raggiungerla basta chiedere in giro o seguire il profumo del suo ragù, al civico 11 di vicolo Arco Basso. Scusi, dov’è la signora Nunzia? «Sta lì, dovete andare più avanti» dice quasi sbuffando un’altra venditrice di orecchiette. Ma in tanti cercano solo lei, proprio Nunzia Caputo, la 62enne diventata la star della pasta barese fatta in casa. Con buona pace del fisco, delle autorizzazioni e dei controlli. E la incontriamo a poche ore dal suo viaggio americano. Nunzia, accompagnata dal sindaco Antonio Decaro e da una folta delegazione di Pugliapromozione,
volerà questa mattina alle 11 e 30 negli Usa alla volta del prestigioso evento «The New York Times Travel Show 2020». Per portare le sue orecchiette e il marchio Puglia all’attenzione della star tv statunitense Lidia Bastianich e nell’ambito di diversi incontri ora con il console generale di Italia a New York, Francesco Genuardi, ora con le comunità pugliesi di New York, passando per una visita alla chiesa di San Nicola di Bari a Ground Zero. E come ogni vigilia che si rispetti Nunzia se ne sta lì: con la bionda capigliatura fresca di parrucchiere, con gli auguri dei parenti (chi al telefono, chi di persona) e con i suoi ferri del mestiere. E un tavoliere pieno zeppo di orecchiette, vegliate come delle reliquie da lei e da sua madre Franca. «Ma lì non posso portare nulla. Dovrò adattarmi anche al coltello che troverò per fare le orecchiette. Prepararle è un’arte e bisogna sapersi adattare».
È emozionata per questo viaggio così lungo?
«Assolutamente no. Prima o poi atterreremo. Certo, ci vorranno diverse ore ma mi faranno compagnia mio figlio Rino e mia nipote Ilaria. Ho già preso un areo lo scorso anno per Varsavia. Sono pronta a questa nuova avventura. Martedì sera è passato anche il presidente Emiliano a darmi la carica e a spiegarmi che io dovrò rappresentare la Puglia».
Le piacerebbe cucinare per il presidente Donald Trump?
«Se capita sì, ma io ho un altro desiderio».
Quale?
«Anzi, lancio un appello a don Franco Lanzolla (parroco della Cattedrale, ndr) e all’arcivescovo Cacucci: voglio preparare un piatto di orecchiette per Papa Francesco, visto che a fine febbraio torna qui a Bari. Sarebbe bellissimo».
Ma lei con le sue orecchiette dove vuole arrivare?
«Da nessuna parte, voglio solo spiegare che questa è una tradizione barese che va tramandata. Non dobbiamo perderla perché fa parte della nostra storia e identità».
Lei quando ha iniziato a farle?
«Avevo sei anni e per insegnarmele mia nonna Nardina non mi permetteva nemmeno di andare a giocare con la mia amica Giulia. E oggi quella tradizione la sto passando alle mie nipoti 16enni, Alessia e Ilaria. Dopo la scuola fanno con me le orecchiette».
Ma dica la verità. Dopo il caos sui controlli, è calata la vendita?
«Ma no, è stabile. E poi sa, dopo le feste tutti si mettono a dieta. E si rinuncia anche alle orecchiette».
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Trasparenza e legalità Le vendite calate dopo i controlli? No, sono stabili. E passate le feste tutti si mettono a dieta
❞ Verso il futuro
Non dobbiamo perdere identità e storia Questa è una tradizione che va tramandata