Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sicurezza e ambiente: i droni per monitorare la qualità dell’aria
L’ultima loro “produzione” risale alle ultime ore del 2019. L’immagine scattata dall’alto su una piazza Libertà, dinanzi alla prefettura, stracolma di gente per il concertone di Capodanno, trasmesso in diretta tv su Canale 5. Quindi per un brindisi al 2020 in totale sicurezza. Ma il più delle volte agiscono in zone impervie, lì dove nessuno ci arriverebbe o forse dove è meglio evitare presenze umane. Anche per la delicatezza delle indagini. Le chiamano «le pattuglie dall’alto», i droni in uso dalla polizia locale di Bari.
Due quelli acquistati a fine 2018, con fotocamera 4k, che permettono di vigilare su traffico, rifiuti, sicurezza, abusivismi edilizi e grandi eventi. Sì, proprio i grandi eventi, per scovare soggetti o movimenti sospetti lì dove c’è un’alta concentrazione di gente in occasione di manifestazioni pubbliche. Quando insomma viene alzato il livello di allerta per il rischio attentati terroristici.
Proprio nell’estate del 2018 cinque agenti della polizia locale hanno partecipato al corso di formazione per conseguire l’attestato di pilota “APR VL/MC”, insomma per ottenere il patentino che li abilita ufficialmente all’utilizzo dei droni. Un corso basico di diciassette ore durante il quale sono state affrontate tematiche che spaziano dalla normativa aereonautica alla meteorologia, dalla circolazione aerea all’impiego dei dispositivi tecnologici; altre dodici ore invece sono state dedicate a materie teoriche e di approccio strumentale all’utilizzo dei droni in caso di eventi anomali, per preparare gli agenti ad affrontare delle vere e proprie missioni operative con la gestione del rischio.
Adesso il Comune intende implementare la dotazione per allargarne il campo di azione, soprattutto in materia ambientale per il monitoraggio della qualità dell’aria e per l’individuazione di discariche e di roghi da rifiuti tossici e pericolosi. I droni torneranno sicuramente a sorvolare il cielo di Bari, anzi del centro murattiano, domenica 23 febbraio. Giorno in cui tornerà in città Papa Francesco, a conclusione dell’incontro dei vescovi cattolici provenienti dai Parsi affacciati sul Mediterraneo promosso dalla Cei e dal titolo “Mediterraneo frontiera di pace”.
Il momento clou sarà infatti alle 10 e 45 per la messa e l’Angelus celebrati all’aperto, in corso Vittorio Emanuele. Dove sono attesi non meno di 40-45mila fedeli tra straordinarie misure di sicurezza con un centro cittadino e l’intera Bari vecchia praticamente blindati e totalmente chiusi alla circolazione stradale. Un motivo in più insomma per guardare dall’alto la città a garanzia della sicurezza in un momento internazionale molto delicato.