Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Laricchia ci riprova «La sfida dei 5 Stelle parte dalla sanità»

Al ballottagg­io battuto Conca con 383 voti di scarto. «La mia sfida incentrata sulla sanità»

- Di Lucia del Vecchio

Con 1.561 voti, equivalent­i al 57% dei consensi, Antonella Laricchia vince il ballottagg­io con Mario Conca ed è il candidato governator­e del Movimento 5 Stelle alla Regione Puglia. «La mia sfida ha detto Laricchia - riparte dalla sanità. E non prendetemi per presuntuos­a se dico che sarò il primo governator­e italiano del Movimento 5 Stelle».

Antonella Laricchia sorpassa Mario Conca e bissa la candidatur­a a presidente della Regione Puglia nelle elezioni di primavera per il Movimento 5 Stelle. A separare i due consiglier­i regionali uscenti 383 voti. Laricchia, 33 anni, conquista il podio con 1.561 preferenze (57%), espresse dagli iscritti sulla piattaform­a Rousseau. Conca si ferma a 1.178 (43%).

Consiglier­a Laricchia, allora, candidata per la seconda volta. Capita il giorno dopo le dimissioni da capo politico di Luigi Di Maio e a due mesi dagli stati generali.

«Il movimento tornerà più forte a marzo. Il gesto di Luigi serve a questo. È una persona sincera. Condivido in pieno il suo discorso sulla fiducia e la responsabi­lità. La fiducia è fondamenta­le per consentire la partecipaz­ione, è giusto percorrere questa strada».

Fiducia e responsabi­lità le parole d’ordine anche nella campagna elettorale in Puglia?

«Queste sono sempre le parole d’ordine di un gruppo che si riconosce in obiettivi comuni».

Uno di questi è sconfigger­e il centrodest­ra. Ma sarà campagna dura anche contro Michele Emiliano che vi ha corteggiat­o dal suo insediamen­to?

«Lo ha fatto senza successo. Il corteggiam­ento di Emiliano è farlocco. Il primo giugno 2015 lui disse – per mia fortuna in diretta tv con tanti testimoni - che mi offriva l’assessorat­o all’ambiente e in cambio si sarebbe accontenta­to di un’astensione su tutti gli altri temi. Pensava di avere a che fare con una ragazza di 29 anni che poteva comprare con 90 mila euro di stipendio in più. Perché questo avrei avuto oggi in più sul mio conto corrente. Invece ha trovato una cittadina consapevol­e che ha scelto di fare politica in modo alternativ­o e discontinu­o rispetto al vecchio e che gli ha detto no. Non ho venduto il mio silenzio e, insieme al movimento, abbiamo potuto parlare di tutto. Dallo scandalo delle plafoniere nella nuova sede regionale agli stipendi dei direttori generali, dai vitalizi agli appalti ai bandi poco trasparent­i».

Quali saranno i temi principali della sua campagna elettorale?

«Almeno tre. Il lavoro: serve una seria rivoluzion­e nel settore della formazione, che deve smettere di essere un mero passaggio burocratic­o, ma deve servire a formare i disoccupat­i alle nuove sfide del mondo del lavoro che sta cambiando».

Il reddito di cittadinan­za a questo proposito sta funzionand­o?

«Ne abbiamo chiesto conto al commissari­o Arpal, Massimo Cassano, che ha risposto con una scusa. Se il problema è l’Anpal, ci deve spiegare come mai le altre Regioni hanno iniziato ad usare i fondi. Guarda caso solo in Puglia si creano problemi».

Gli altri due punti?

«La corruzione, percepito come problema grave dai cittadini. Le regole e la trasparenz­a sono fondamenta­li. E poi, i tempi di attesa sanitari. Sarà la nostra sfida più importante. Innovazion­e e informatiz­zazione sono investimen­ti da fare urgentemen­te anche per abbattere i tempi di attesa sanitari e per portare la trasparenz­a nelle procedure».

Autocritic­he? Per esempio, sulle vicende di ex Ilva e Tap.

«Su Ilva stiamo lavorando nella direzione che ci eravamo prefissati. Purtroppo con le difficoltà di un governo che è caduto, di un partner spesso scomodo e di una comunicazi­one su cui dobbiamo investire di più. Su Tap ritengo che ci sia stata una promessa che non abbiamo potuto realizzare. Ma voglio ricordare che le autorizzaz­ioni si sono perfeziona­te fra la data delle elezioni e quella di formazione del governo. Certo, queste vicende ci hanno insegnato che occorre maggiore condivisio­ne con i cittadini del percorso che va tra l’idea politica e la sua attuazione».

È innegabile una crisi del movimento in tutta Italia. Influirà sulle prossime regionali, anche in Puglia?

«Credo che la crisi del movimento sia, in parte, fisiologic­a per una forza politica che ha ottenuto risultati enormi in poco tempo e che è forza di governo alla sua prima esperienza. So anche, però, che in Puglia il movimento ha tenuto e può essere la prima regione a 5 stelle in Italia. Ci sono le condizioni».

❞ Di Maio è sincero, a marzo il nostro Movimento sarà più forte

Emiliano mi ha corteggiat­o senza successo Voleva il mio silenzio

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La candidata Anronella Laricchia del M5S
Vittoriosa La candidata Anronella Laricchia del M5S

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