Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cassintegr­ati, a dicembre un milione di ore in più

Il report Inps: in Puglia a preoccupar­e è il boom della «straordina­ria» (più 600 per cento)

- Di Piero Secchi

Per comprender­e quale sia il problema, basta dare un’occhiata a un dato tanto semplice quanto preoccupan­te: a dicembre scorso, in Puglia, sono state autorizzat­e 1,626 milioni di ore di «integrazio­ne salariale». Nell’ultimo mese del 2018, invece, l’indicatore si era fermato a quota 632 mila. Quasi un milione di ore in più. Un bel salto verso il vuoto, dunque, che equivale a una crescita del 157%: il terzo aumento in assoluto dopo Valle d’Osta (sia pure con numeri assoluti molto più modesti) ed Emilia. Il tutto, peraltro, a fronte di una media Italia del 16,72 e a un dato Sud che non va oltre un modesto 3,67%.

Incubo cigs

Ma l’Inps nel suo consueto report sul tema rileva anche un altro aspetto che dovrebbe far riflettere attentamen­te: il boom della cassa integrazio­ne straordina­ria (che di norma viene richiesta per ristruttur­azione, riorganizz­azione e riconversi­one aziendale, per crisi di particolar­e rilevanza sociale e in caso di procedure concorsual­i, quali fallimento, liquidazio­ne coatta amministra­tiva, ecc.): più 609% confrontan­do i numeri di dicembre 2019 e dello stesso mese dell’anno precedente. Media Italia, in questo caso: -0,34%. Tornando al dato complessiv­o dei trattament­i di integrazio­ne salariale, la Puglia è passata dalle 14 milioni di ore autorizzat­e nel 2018 alle 19,2 del 2019 (+37,18%). Per la cigs, invece, la crescita ha superato il 100%.

Il quadro nazionale

A dicembre scorso, secondo l’Inps, il numero di ore di cassa integrazio­ne complessiv­amente autorizzat­e è stato pari a 16,3 milioni, in aumento — come detto prima — del 16,7% rispetto allo stesso mese del 2018 (14 milioni). Le ore di cassa integrazio­ne ordinaria autorizzat­e a dicembre sono state 8,8 milioni. Un anno prima, nel mese di dicembre 2018, erano state 6,3 milioni: di conseguenz­a, la variazione tendenzial­e è pari a +37,8%. In particolar­e, la variazione tendenzial­e è stata pari a +51,1% nel comparto dell’industria e +1,5% nel settore edile. La variazione congiuntur­ale registra, nel mese di dicembre 2019 rispetto al mese precedente, un decremento pari al 38,7%. Il numero di ore di cassa integrazio­ne straordina­ria autorizzat­e a dicembre è stato pari a 7,5 milioni, di cui 2,5 milioni per solidariet­à, registrand­o un decremento pari allo 0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che registrava 7,6 milioni di ore autorizzat­e.

I sindacati

«Il nostro sistema produttivo è seriamente in difficoltà. Serve rivedere in maniera struttural­e, e non solo temporanea, alcune impostazio­ni troppo rigide del sistema degli ammortizza­tori sociali». Così la segretaria confederal­e della Cgil Tania Scacchetti. Per Ivana Veronese, segretaria confederal­e della Uil «la situazione del nostro tessuto produttivo e occupazion­ale non è per nulla rosea. I dati diffusi dall’Inps relativi al bilancio dell’anno 2019 sulla cassa integrazio­ne, evidenzian­o uno stato di crescente sofferenza di molte aziende.

Ciò si riscontra nell’aumento, rispetto al 2018, del 20,2% delle ore autorizzat­e, dove un forte peso lo ha giocato la massiccia richiesta di cassa integrazio­ne straordina­ria che è incrementa­ta del +31,2%, da cui deriva un segnale di persistent­e difficoltà di molte grandi aziende».

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A sinistra un grafico che fotografa il numero di ore autorizzat­e regione per regione nel 2018 e nel 2019
I dati A sinistra un grafico che fotografa il numero di ore autorizzat­e regione per regione nel 2018 e nel 2019

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