Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il consigliere pd: «Il sì della giunta è una forzatura». Gesmundo: «L’azienda deve chiarire»
«Il piano industriale prevede l’obiettivo di riduzione delle perdite (il 5% in meno all’anno, ndr). La newco? È uno strumento per raggiungere questo obiettivo. Ed è il cda a scegliere gli strumenti idonei. Stiamo ultimano l’avviso pubblico». A chiarire gli effetti dell’approvazione del piano industriale 2019-2021 da parte della giunta regionale - datata 30 dicembre 2019 - è il presidente di Aqp, Simeone Di Cagno Abbrescia. «Così - spiega Di Cagno Abbrescia - potremo velocizzare gli investimenti e ridurre gli sprechi di risorse idriche. Non ci sarà alcuna privatizzazione o altro».
Ma il ritorno dell’opzione newco fa riaccendere la polemica in merito all’investimento da 637 milioni (nel piano la
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cifra riportata è di 446 milioni). Per Fabiano Amati (Pd) e Antonella Laricchia (M5S) si tratta di una forzatura che va bloccata. «Sulla questione afferma Amati - è necessario che si esprima la maggioranza. Alla prossima riunione sarà indispensabile parlare con chiarezza del progetto Aqp. La giunta ha dato la sua approvazione, ma io resto contrario». I motivi? «Costituire una società mista pubblico-privato conclude l’esponente del Pd comporta notevoli problemi tecnici e politici. Nei mesi scorsi li ho dettagliatamente esposti, senza ricevere alcuna risposta». «Emiliano ha definitivamente buttato giù la maschera - sostiene Laricchia -, confermando di fatto il suo intento di privatizzare l’Aqp nel licenziare la delibera che dà il via libera alla Newco per servizi di progettazione, realizzazione e gestione delle opere idrauliche per il recupero delle perdite della rete». Sono «compiti delegati dallo Stato alla Regione - sottolinea la pentastellata - che in coincidenza della campagna elettorale Emiliano decide di sottrarre alla società a controllo pubblico e di affidare ai privati, non essendo riuscito a raggiungere l’obiettivo che si era prefisso in questa legislatura, ovvero trasformare Aqp in una multiutility. Noi continuiamo a sollecitare l’audizione sua e di Di Cagno Abbrescia, che ha presentato a tutti questo progetto tranne che ai consiglieri regionali, forse temendo la nostra ferma opposizione».
Fabiano Amati Costituire una società mista comporta notevoli problemi
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Netta la posizione di Giuseppe Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia: «Abbiamo avuto un incontro con i vertici di Aqp. Nell’occasione ci avevano detto che l’opzione newco era solamente in fase embrionale. Ora ovviamente la situazione è cambiata e con l’approvazione da parte della giunta il tutto diventa ufficiale». La Cgil, quindi, fa una richiesta ufficiale. «Prima di parlare di newco - conclude Gesmundo - ci vuole un tavolo con l’azienda e le parti sociali. Perché vogliamo capire finalità, benefici e numero di tale operazione. I soldi sono pubblici e devono essere usati bene. Attendiamo una convocazione urgente».
Pino Gesmundo Qualche giorno fa ci avevano detto di progetto embrionale