Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Aveva presentato denuncia: legato e chiuso in cantina Bitonto, imprendito­re minacciato: «Da qui non esci vivo». Scatta un arresto

- Di Angela Balenzano

Chiuso in una cantina con le mani e i piedi legati da due fascette. Poi la minaccia: «Tu da qui non esci vivo». Lo scopo dell’intimidazi­one era quello di far ritirare una denuncia che la vittima, un imprendito­re edile di Bitonto, aveva fatto nei confronti del socio della sua ditta che non gli aveva pagato una parte delle quote per oltre un milione di euro.

A minacciarl­o sarebbe stato Roberto Lovero, 30 anni, pregiudica­to e affiliato al clan di Bitonto: è stato arrestato dalla guardia di finanza con l’accusa di concorso in estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nonché dall’uso delle armi.

Ad un anno circa della denuncia l’imprendito­re «è stato recentemen­te oggetto di altri atti intimidato­ri- spiegano gli inquirenti- consistiti nel lanciare o far lanciare contro la porta della sua abitazione alcuni proiettili perfettame­nte funzionant­i: sei cartucce calibro 38 special a settembre del 2019 e diciotto cartucce dello stesso calibro a dicembre del 2019».

La vicenda inizia nel 2014 quando l’imprendito­re cede il 50 per cento della quote di una società a responsabi­lità limitata con sede a Bitonto, specializz­ata nella costruzion­e di edifici residenzia­li e non all’altro socio (che poi è risultato essere suo zio) pattuendo il prezzo complessiv­o di circa 1.250.000. Tuttavia, quest’ultimo, dopo avergli dato un acconto di 135mila euro si sarebbe rifiutato a pagare il resto della somma.

A questo punto l’imprendito­re bitontino nel marzo del 2018 decide denunciare tutto ai finanzieri. Ma quel giorno stesso viene «convocato» da Lovero intenziona­to a parlargli. «Nell’occasione Lovero gli aveva intimato il ritiro della denuncia presentata e, a fronte del suo diniegospi­egano gli investigat­orilo aveva gravemente minacciato.

Nello specifico aveva brandito due pistole e aveva ordinato a due complici, rimasti ignoti, di legargli mani e piedi con due fascette e di portarlo in cantina». Poi le pesanti minacce. Lovero inoltre «specificav­a alla vittima che buona parte del denaro investito dal suo socio nell’impresa di costruzion­e “era loro”» lasciando intendere che il denaro finito nelle casse della società fosse riconducib­ile al clan Cipriano, coinvolto nella guerra di mafia a Bitonto con la cosca capeggiata da Domenico Conte.

A quel punto l’imprendito­re terrorizza­to riesce a persuadere Lovero che avrebbe ritirato la denuncia se lo avesse lasciato libero. Invece, una volta fuori da quell’abitazione, racconta tutto ai finanzieri.

 ??  ?? Il blitz
Le indagini sono state condotte dalla guardia di finanza, che ha ricostruit­o quanto accaduto a Bitonto e ha eseguito un arresto
Il blitz Le indagini sono state condotte dalla guardia di finanza, che ha ricostruit­o quanto accaduto a Bitonto e ha eseguito un arresto

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy