Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Caos comune, il Pd perde pezzi L’Episcopia lascia il partito
Un partito a vocazione totalitaria, oligarchica, lontana dalla nuova fase del Pd rispettoso delle regole e del confronto con le nuove generazioni. È questa la descrizione che il consigliere comunale Gaspare L’Episcopia ha comunicato alla direzione nazionale del Partito democratico la propria autosospensione temporanea dal partito e la richiesta di un accertamento nei confronti del segretario cittadino, Cosimo Muscaridola. L’Episcopia, era già uscito dalla maggioranza dopo il mini rimpasto di giunta di qualche settimana fa, ora prende le distanze ufficialmente dal suo partito lanciando il suo j’accuse contro i vertici cittadini, in particolare per la fase successiva al 2019. «Ci saremmo aspettati, che il segretario di circolo del Pd - dice - convocasse una riunione per discutere e definire la linea da assumere ed invece non c’è stata alcuna interlocuzione, alcuna discussione». Al contrario secondo il consigliere comunale, avrebbe concordato «direttamente con il sindaco, alcune mere operazioni di riposizionamento assessorili». La contestazione quindi si sposta sulla struttura verticistica del partito: «Asservito alla sua diretta funzione e del suo ben noto e identificato gruppo, non il contenitore dove incontrarsi e confrontarsi ma un partito chiuso».