Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il jazzista Fresu è cittadino onorario Poi concerto gratis
Vuole ringraziare la città per il grande riconoscimento che ha deciso di concedergli e così aprirà le porte, gratis, alla sua musica. Il jazzista e trombettista Paolo Fresu suonerà per i cittadini materani e lo farà così da poter rendere omaggio al fatto che diventerà cittadino onorari della città dei Sassi.
È stato infatti deciso che il consiglio comunale conferirà al trombettista Paolo Fresu la cittadinanza onoraria di Matera nel corso di una seduta che si terrà nell’auditorium Gervasio, in piazza del Sedile, lunedì alle ore 17.
Il riconoscimento viene attribuito per «aver mantenuto – si legge nella motivazione un forte legame con la città di Matera che rappresenta il segno di un passato mai dimenticato, l’entusiasmo degli esordi di una carriera poi sviluppata lungo percorsi tracciati in tutto il mondo. Parte di quelle note, dell’ispirazione che le ha rese uniche, si deve all’atmosfera, ai silenzi, ai ritmi inaspettati che Matera ha saputo diffondere, raggiungendo l’animo di questo artista che negli anni è stato testimonial istintivo, appassionato e disinteressato di questa città».
Intatti il rapporto del musicista con Matera è molto forte e intenso. Addirittura è iniziato nel 1987, in occasione della prima edizione del «Gezziamoci», la rassegna musicale organizzata dall’associazione Onyx Jazz club che è stata promotrice del conferimento della cittadinanza onoraria. È proseguito ininterrottamente per oltre trent’anni nel corso dei quali Fresu ha sempre evidenziato il senso di appartenenza alla città e al suo territorio. Gigi Esposito presidente dell’Onyx Jazz club associazione che per prima, negli anni ’80, diede spazio al giovane trombettista sardo, è soddisfatto. «Il riconoscimento non registra solo lo straordinario valore di un musicista che negli anni ha tratto forte ispirazione dalle atmosfere create naturalmente dalla città, ma anche l’importanza sociale, artistica e storica della musica nel cammino della nostra città. Lo conferma il progetto Suoni del Futuro Remoto che in Paolo Fresu ha visto una presenza d’eccezione nel concerto finale del settembre scorso. In questo caso Onyx e la Fondazione hanno dato vita a un racconto della città attraverso suoni naturali catturati da un gruppo di studenti del dipartimento di architettura dell’Università di Basilicata».