Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’irruzione di Salvini sul voto

Sfida Conte per lo sbarco di 400 migranti. E annuncia: il 19 febbraio sarò a Taranto

- F. Str.

Prima le dichiarazi­oni a Radio Rai, poi il messaggio via Facebook, infine le dichiarazi­oni a «Porta a Porta». Il leader della Lega, Matteo Salvini, fa irruzione sulla campagna elettorale pugliese. E sullo sbarco di stamane alle 8 di circa 400 migranti dall’Ocean Viking a Taranto accusa il governo. «Che così a lavoro, agricoltur­a, inquinamen­to, carica sulla Puglia un altro problema». In serata lo stesso Salvini ha annunciato che entro questa settimana sarà deciso il nome del candidato di centrodest­ra.

Chiusa una campagna elettorale BARI (Emilia e Calabria) Matteo Salvini ne apre un’altra, quella per la Puglia. Con un video-messaggio su Facebook parla prima al suo popolo per rassicurar­lo che la Lega «non si ferma». Ma subito dopo si rivolge a giornalist­i e avversari politici. Attacca entrambe le categorie. I primi per aver interpreta­to il voto di domenica come un parziale insuccesso della Lega. Gli altri sui temi della sicurezza e dell’immigrazio­ne. Ed è proprio a questo proposito che si collega alla Puglia. «A Taranto – dice il leader della Lega – sbarcheran­no 400 migranti a bordo di una nave delle ong (è la Ocean Viking, l’approdo è previsto per stamattina, ndr). Con i mille problemi di lavoro, inquinamen­to, agricoltur­a, l’unico modo che ha questo governo per ricordare la Puglia è farvi sbarcare migliaia di migranti». Annuncia pure che avvierà, fin dalle prossime ore, un lungo giro che lo porterà in molte città italiane. Il 19 febbraio sarà proprio a Taranto ed è molto possibile che arrivi con il candidato governator­e del centrodest­ra già designato (vedi nell’altra pagina). Sarà pure in altre Regioni chiamate al voto in primavera: Veneto, Campania e Marche.

Nello stesso video messaggio, e sempre parlando di imassoci migrazione, fa sapere che denuncerà «per sequestro di persona il presidente del consiglio Conte e il ministro dell’interno Lamorgese». Siccome hanno tenuto «come me, quattro giorni in mare» i migranti che sbarcano a Taranto, allora Salvini, sotto processo per sequestro di persona, chiede di riservare loro lo stesso trattament­o.

Benché il leader della Lega a Taranto parole come disoccupaz­ione, ambiente e inquinamen­to, non ottiene repliche dal centrosini­stra pugliese: né dalle forze politiche, né dalla Regione. Si intuisce che il governator­e Emiliano voglia evitare di entrare in polemica con lui, per di più su un terreno sul quale il leader leghista trova orecchie ben disposte all’ascolto. «Il nostro interlocut­ore – dicono dallo staff di Emiliano – sarà il candidato governator­e del centrodest­ra, quando arriverà».

Non è solo Salvini a dolersi per l’arrivo a Taranto della nave dei migranti, che a bordo porta 149 bambini, 216 uomini e 38 donne (venti incinte). Il deputato barese della Lega, Rossano Sasso, attacca i «silenzio del Viminale sui mancati ricollocam­enti degli immigrati sbarcati in Puglia» e poi denuncia la presenza nel Cara di Bari «di agenti francesi». La cui presenza servirebbe a «selezionar­e i migranti da portarsi in Francia»: un modo per insinuare il sospetto che restino in Puglia le persone pericolose sul piano dell’ordine pubblico. La deputata tarantina Vincenza Labriola (FI) si scaglia contro i 5 Stelle. Li accusa di «aver trasformat­o Taranto in un hotspot del tutto privo di uomini e mezzi necessari».

Toni non aggressivi e caso

Matteo Salvini

Con i problemi di lavoro, inquinamen­to, agricoltur­a, l’unico modo che ha questo governo per ricordare la Puglia è far sbarcare valanghe di migranti. Ci hanno messo 4 giorni E allora denuncio per sequestro di persona il presidente Conte e il ministro dell’Interno Raffaele Fitto Appare evidente che il governo abbia individuat­o Taranto come «porto sicuro» dove far sbarcare i migranti. Questa volta sono davvero tanti, circa quattrocen­to. Giorni fa ne erano sbarcati 119. L’hotspot ha una capienza di 400 posti: cosa succederà?

mai problemati­ci da Raffaele Fitto (FdI), possibile candidato governator­e del centrodest­ra. «Appare evidente – scrive su Facebook – che il governo abbia individuat­o Taranto come “porto sicuro” dove far sbarcare i migranti. Questa volta sono davvero tanti, circa 400. Tenuto conto che solo 10 giorni fa sono sbarcati 119 migranti e che l’hotspot ha una capienza massima di 400 posti cosa succederà»? Un modo per sottolinea­re carenza di programmaz­ione logistica.

Il coordinato­re pugliese di FdI, Erio Congedo, invece sottolinea che «chiuse le urne si aprono i porti: toccherà di nuovo ai pugliesi accogliere vite umane alle quali questo governo non saprà dare dignità e integrazio­ne». Gli unici a dichiarars­i apertament­e a favore dell’accoglienz­a dei 400 migranti sono i dirigenti del sindacato Slai Cobas.

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L’ultima volta Già il 23 dicembre scorso l’Ocean Viking approdò a Taranto (foto Ingenito) e dalla sua pancia scesero decine di migranti, fra cui alcune madri con i figli in braccio. Stamane alle 8 il nuovo sbarco. All’interno della nave delle Ong si trovano anche 12 donne incinte e una ventina di famiglie. Sono poco più di quattrocen­to i migranti stavolta a bordo. Il loro arrivo ha scatenato da parte di Matteo Salvini un nuovo fronte polemico contro il governo. Tanto da preannunci­are querela a Conte e al ministro Lamorgese

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