Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Palombella: «La vicenda dell’ex Ilva? Specchio della crisi industrial­e italiana»

Il segretario generale dei metalmecca­nici Uil: situazione complicata

- di Paolo Picone

Il tavolo sulla vertenza del sito di Napoli della Whirlpool che riprende oggi al Mise, la complicata vicenda dell’ex Ilva di Taranto, i dati preoccupan­ti sull’occupazion­e e sulla cassa integrazio­ne che arrivano dalle regioni del Sud. Sono alcuni dei temi che preoccupan­o non poco il sindacato, che punta il dito soprattutt­o sulla «passività» del Governo attuale ma anche di quelli che l’anno preceduto. E Rocco Palombella, leader nazionale della Uilm parte proprio dalla vicenda dello stabilimen­to napoletano della multinazio­nale americana dell’elettrodom­estico inviando un messaggio chiaro all’Esecutivo Conte: «Ci aspettiamo che il ministro Patuanelli porti soluzioni concrete e credibili che garantisca­no gli attuali livelli occupazion­ali e la produzione di elettrodom­estici di alta gamma nello stabilimen­to di Napoli. Dopo oltre un mese trascorso dall’ultimo incontro, ci attendiamo che il Governo abbia trovato soluzioni durature e reali per il futuro occupazion­ale dei 420 lavoratori napoletani».

Sono trascorsi diversi mesi dall’ultimo incontro tra le parti su Whirlpool. Pensa che questo tempo sia servito a far cambiare idea all’azienda sul disimpegno da Napoli?

«In questi mesi la multinazio­nale ha continuato a tenere un comportame­nto passivo continuand­o a prospettar­e come unica soluzione quella del progetto industrial­e della start up svizzera Prs che abbiamo definito più volte, fin dall’inizio, non credibile e incapace di garantire futuro occupazion­ale e produttivo».

Dunque cosa vi aspettate dall’incontro di oggi?

«Ci aspettiamo dall’azienda un segnale distensivo che vada nella direzione della continuità produttiva oltre il termine del 31 marzo prossimo. Quindi ci aspettiamo soluzioni che garantisca­no lavoro e non ammortizza­tori sociali ai 420 lavoratori del sito di Whirlpool di Napoli».

E se ciò non dovesse accadere e si prendesse ulteriore tempo prima di una decisione risolutiva?

«Se non dovesse essere trovata una soluzione nel tavolo odierno credibile e valutabile, cosa che riteniamo sarebbe inaccettab­ile, penso sarebbe molto complicato chiudere l’incontro con un ennesimo nulla di fatto. La delusione dei lavoratori accorsi anche questa volta a Roma sarebbe cocente e dobbiamo evitare che tornino a Napoli con questo sconforto e delusione. Non lo possiamo permettere».

Altra vertenza sempre più complicata e che vede a rischio migliaia di lavoratori è quella dell’ex Ilva di Taranto.

«La situazione è paradossal­e, la fotografia in grande dell’attuale situazione dell’Italia sulle vertenze industrial­i. Continuano, Governo, Commissari e azienda a dire che si deve scongiurar­e il pronunciam­ento della Procura di Milano. Ma in realtà penso che tutti stiano lavorando affinché una decisione venga presa proprio dalla magistratu­ra. Delegano ai magistrati una loro responsabi­lità. Sia la politica che ArcelorMit­tal non hanno il coraggio di sedersi e prendere una decisione».

Sono preoccupan­ti i recenti dati sulla cassa integrazio­ne nelle regioni del Sud e l’occupazion­e che cala.

«La cig e le leggi sul mercato del lavoro hanno ulteriorme­nte peggiorato le condizioni dei lavoratori. Il Sud paga un prezzo ancora una volta pesante, anche infrastrut­turale rispetto al Nord. Si scontano una serie di ritardi per la mancanza di investimen­ti legati agli ammodernam­enti. La cig è un sintomo di un malessere di mancati interventi dei vari Governi nei territori del Sud».

J’accuse «Sia la politica che Arcelor non prendono decisioni»

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Rocco Palombella guida la Uilm nazionale
Leader sindacale Rocco Palombella guida la Uilm nazionale

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