Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Piazza del Duomo si rifà il look ma è già corsa contro il tempo
I lavori a una ditta di Andria che entro 5 mesi deve cambiare il basolato davanti alla Cattedrale Il 2 luglio la processione della Madonna della Bruna
Centottanta giorni di tempo. Ciò vuole dire che se i lavori ipoteticamente partissero il 1 febbraio non sarebbero in tempo per il 2 luglio la festa della Madonna della Bruna. È un problema serio quello che il Comune dovrà affrontare per la riqualificazione del basolato lapideo di piazza Duomo, da dove la Madonna venerata dai materani nel giorno più lungo dell’anno «riposa» e poi parte in processione per la città fino in piazza Vittorio Veneto sul carro trionfale che a notte, senza la statua, viene distrutto nell’assalto finale. Ma partiamo prima dalla buona notizia. Il Comune ha stabilito che nei percorsi di riqualificazione della città dovesse rientrare anche il basolato storico della piazza dove affaccia il Duomo.
Per troppo tempo maltrattato dalle auto (ora la zona è a traffico limitato) e consumato dal tempo, in alcune parti si è annerito e in altre addirittura è diventato piatto, liscio, tanto da provocare cadute clamorose e pericolose durante i periodi invernali e con le piogge, ma anche in primavera quando l’’umidità ancora bagna la città a prima mattina. Quindi l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Trombetta, aveva spinto affinché anche il basolato fosse rifatto. E così è stato disegnato un bando che stanzia 300 mila euro per i lavori ritenuti molto complicati e delicati allo stesso tempo, che hanno bisogno di una manodopera qualificata che sappia innanzitutto maneggiare pietre pesantissime e soprattutto ricreare e non profanare la bellezza della piazza, una delle più visitate della città, tra le più preziose del Mezzogiorno.
La Cattedrale fu edificata dal 1230 alcuni anni dopo che papa Innocenzo III aveva elevato la città di Matera al rango di arcidiocesi. Per fare in modo che il nuovo tempio dominasse con la sua mole le costruzioni circostanti e le due vallate sottostanti dei Sassi, fu necessario rialzare la base rocciosa di oltre sei mesi. Fu completata dopo 50 anni e fu originariamente dedicata a santa Maria di Matera, poi a santa Maria dell’Episcopio e dal 1389 fu intitolata a santa Maria della Bruna, protettrice della città.
La gara se l’è aggiudicata la ditta Impresud di Andria con un ribasso del 32% rispetto al valore stabilito dal Comune, per un totale di 181 mila euro. Il costo per la manodopera qualificata è stimato intorno ai 70 mila euro, rispetto ai 100 previsti dal bando. Un risparmio importante per le casse dell’amministrazione. E qui le buone notizie sono finite. A parte i possibili ricorsi delle altre 11 ditte che hanno partecipato alla gara, che di fatto bloccherebbe l’avvio dei lavori, ci sono i tempi strettissimi da rispettare. Nel contratto ci sono segnati 183 giorni, ovvero poco più di sei mesi. Questo vuol dire che se la ditta partisse a tambur battente i primi di febbraio si arriverebbe (da contratto) a luglio, ovvero alla festa della Madonna della Bruna che è il 2 luglio e vece nella Cattedrale uno dei punti centrali delle celebrazioni che durano tutto il giorno. È chiaramente impensabile che la Madonna possa modificare il percorso per i lavori in corso. Cosa più probabile invece è che possano essere sospesi o al massimo, che la ditta possa chiudere prima. Ma tra il dire e il fare questa volta c’è di mezzo la burocrazie e le carte bollate. Matera aspetta il responso con il fiato sospeso.