Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Muro dei 5S all’alleanza con il Pd
Respinta l’ipotesi di accordo elettorale. I renziani candidano a governatore un agricoltore
Politica La conferenza Stato-Regioni sblocca 300 milioni di indennizzi anti-xylella. Contestata l’assenza di Emiliano
I5 Stelle respingono sul nascere l’ipotesi di accordo con il Pd ed Emiliano. Il governatore nella bufera per la sua assenza alla conferenza Stato-Regioni sulla xylella.
BARI L’uomo che i renziani si preparano a schierare come candidato governatore sarà un imprenditore agricolo. La carta verrà tenuta coperta ancora per qualche giorno, poi arriverà l’annuncio. Al dossier si sta applicando, per incarico di Renzi, la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova. L’idea maturata è di schierare una personalità che abbia un duplice profilo: da un lato sappia incarnare una visione riformista moderna; dall’altro rappresenti un elemento di contrasto rispetto a quelle che vengono considerate le cattive prestazioni del governatore Emiliano, soprattutto in materia agricola. In questo senso vengono subito alla mente le polemiche sulla gestione dell’epidemia da xylella e la spesa dei fondi del Psr (a quest’ultimo proposito va ricordato che entro domani la Regione dovrà inviare a Bruxelles la richiesta di deroga per non perdere 142 milioni di risorse pubbliche che dovevano essere spese entro fine 2019 e sono rimasti in un cassetto).
Come noto, la candidatura dei renziani (con Azione di Calenda e +Europa) nasce dall’intenzione di contrastare il governatore, fino al punto di nuocergli sul piano elettorale e comprometterne la rielezione. Pare che l’imprenditore indicato, originario del nord Barese, operi nel settore olivicolo e abbia avuto una modesta esperienza politica precedente. È consapevole del fatto che gli viene chiesto un sacrificio, visto che solo il candidato presidente della coalizione che arriva seconda può diventare consigliere regionale: e questo non sembra nelle possibilità dell’alleanza renziana. Pochi giorni e il mistero sarà svelato. Così come sarà sciolto, dal tavolo nazionale di centrodestra, il nodo sulla candidatura di Raffaele Fitto (FdI).
Ieri, intanto, la conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano da 300 milioni per la xylella (biennio 20202021). Si tratta di fondi destinati ad indennizzi, investimenti e ricerca. «Finalmente – ha dichiarato la ministra Bellanova – uno strumento operativo per la ripresa e lo sviluppo di un segmento strategico dell’economia messo a dura prova». Il disco verde è arrivato condito da aspre polemiche. «Diamo atto alla ministra – ha detto Fitto – di essere riuscita a raggiungere un impegno assunto come prioritario. Resta un problema serio. La stragrande maggioranza di queste risorse, specie quelle destinate al ripristino
Le proteste
Gli assessori del Nord contro la Regione: assente al tavolo dove si decide sulla Puglia
della capacità produttiva, dovrà essere gestita dall’assessorato regionale all’agricoltura, che si è dimostrato totalmente incapace, inadeguato e irresponsabile sulla materia». Non basta. Gli assessori dell’agricoltura di Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria e Piemonte (tutti di centrodestra) hanno protestato per l’assenza, ieri in conferenza Stato Regioni, di Emiliano (la Puglia è Regione capofila in materia agricola). Il governatore non replica e si dichiara soddisfatto del via libera al Piano. «La Regione – dice Emiliano – si era battuta affinché tutte le risorse fossero indirizzate alle imprese per il ristoro dei danni subiti. Sebbene la proposta finale del governo non sia stata conforme a tale orientamento, la Puglia, per non ritardare l’approvazione del decreto, ha espresso il proprio parere positivo». La Regione provvederà con propri fondi alle necessità indicate.