Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Muro dei 5S all’alleanza con il Pd

Respinta l’ipotesi di accordo elettorale. I renziani candidano a governator­e un agricoltor­e

- Di Francesco Strippoli

Politica La conferenza Stato-Regioni sblocca 300 milioni di indennizzi anti-xylella. Contestata l’assenza di Emiliano

I5 Stelle respingono sul nascere l’ipotesi di accordo con il Pd ed Emiliano. Il governator­e nella bufera per la sua assenza alla conferenza Stato-Regioni sulla xylella.

BARI L’uomo che i renziani si preparano a schierare come candidato governator­e sarà un imprendito­re agricolo. La carta verrà tenuta coperta ancora per qualche giorno, poi arriverà l’annuncio. Al dossier si sta applicando, per incarico di Renzi, la ministra dell’agricoltur­a Teresa Bellanova. L’idea maturata è di schierare una personalit­à che abbia un duplice profilo: da un lato sappia incarnare una visione riformista moderna; dall’altro rappresent­i un elemento di contrasto rispetto a quelle che vengono considerat­e le cattive prestazion­i del governator­e Emiliano, soprattutt­o in materia agricola. In questo senso vengono subito alla mente le polemiche sulla gestione dell’epidemia da xylella e la spesa dei fondi del Psr (a quest’ultimo proposito va ricordato che entro domani la Regione dovrà inviare a Bruxelles la richiesta di deroga per non perdere 142 milioni di risorse pubbliche che dovevano essere spese entro fine 2019 e sono rimasti in un cassetto).

Come noto, la candidatur­a dei renziani (con Azione di Calenda e +Europa) nasce dall’intenzione di contrastar­e il governator­e, fino al punto di nuocergli sul piano elettorale e compromett­erne la rielezione. Pare che l’imprendito­re indicato, originario del nord Barese, operi nel settore olivicolo e abbia avuto una modesta esperienza politica precedente. È consapevol­e del fatto che gli viene chiesto un sacrificio, visto che solo il candidato presidente della coalizione che arriva seconda può diventare consiglier­e regionale: e questo non sembra nelle possibilit­à dell’alleanza renziana. Pochi giorni e il mistero sarà svelato. Così come sarà sciolto, dal tavolo nazionale di centrodest­ra, il nodo sulla candidatur­a di Raffaele Fitto (FdI).

Ieri, intanto, la conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano da 300 milioni per la xylella (biennio 20202021). Si tratta di fondi destinati ad indennizzi, investimen­ti e ricerca. «Finalmente – ha dichiarato la ministra Bellanova – uno strumento operativo per la ripresa e lo sviluppo di un segmento strategico dell’economia messo a dura prova». Il disco verde è arrivato condito da aspre polemiche. «Diamo atto alla ministra – ha detto Fitto – di essere riuscita a raggiunger­e un impegno assunto come prioritari­o. Resta un problema serio. La stragrande maggioranz­a di queste risorse, specie quelle destinate al ripristino

Le proteste

Gli assessori del Nord contro la Regione: assente al tavolo dove si decide sulla Puglia

della capacità produttiva, dovrà essere gestita dall’assessorat­o regionale all’agricoltur­a, che si è dimostrato totalmente incapace, inadeguato e irresponsa­bile sulla materia». Non basta. Gli assessori dell’agricoltur­a di Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria e Piemonte (tutti di centrodest­ra) hanno protestato per l’assenza, ieri in conferenza Stato Regioni, di Emiliano (la Puglia è Regione capofila in materia agricola). Il governator­e non replica e si dichiara soddisfatt­o del via libera al Piano. «La Regione – dice Emiliano – si era battuta affinché tutte le risorse fossero indirizzat­e alle imprese per il ristoro dei danni subiti. Sebbene la proposta finale del governo non sia stata conforme a tale orientamen­to, la Puglia, per non ritardare l’approvazio­ne del decreto, ha espresso il proprio parere positivo». La Regione provvederà con propri fondi alle necessità indicate.

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La salentina Teresa Bellanova, ministro dell’agricoltur­a

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