Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il niet di parlamentari e consiglieri: «Il discorso è chiuso»
L’alleanza con il Pd sbatte sul muro del Movimento 5 Stelle «Decisione presa con gli attivisti impossibile lavorare assieme»
BARI Nonostante le pressioni del Pd nazionale, in Puglia non ci sarà alcun accordo con i 5 Stelle. La risposta è chiara e definitiva. Arriva dalla voce eloquente (e rappresentativa) di consiglieri regionali e parlamentari pentastellati, anche da parte di chi non guarda con ostilità a un rapporto di collaborazione con il centrosinistra. È il caso di Giuseppe Brescia, deputato di Bari, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, considerato vicino ad un big del movimento come Roberto Fico. «Sul punto – dice da Roma – mi sono già espresso a più riprese. Non c’è possibilità che il M5S stringa accordi con forze politiche che ha contrastato per 5 anni. Soprattutto se il Pd insiste a presentare Emiliano come candidato governatore. Ad ogni modo, è un tema su cui sono i consiglieri regionali, in primis, a dover prendere una decisione. E credo che l’abbiano già presa nel senso di non fare alcun accordo». È così e ne offre piena conferma la senatrice salentina Barbara Lezzi che, assieme alle neo designata candidata presidente Antonella Laricchia, ha gestito fin qui la fase di avvicinamento alle Regionali. «Abbiamo seguito – dice la parlamentare – un percorso partecipato in tutte le province: a stragrande maggioranza, tra gli eletti e gli attivisti, è emerso il desiderio di affrontare da soli le Regionali di primavera. Caso mai affiancati solo da una lista civica di sostegno al nostro candidato presidente. Dunque, non ci sono i presupposti per un’alleanza con il centrosinistra. Del resto, il nostro obiettivo è quello di contrastare Michele Emiliano, non di allearci con lui».
L’avversione ad una possibile alleanza arriva persino dal consigliere regionale barese Mario Conca, che in passato aveva sostenuto la possibilità di un’alleanza con il centrosinistra. «Per la verità – chiarisce – non ho mai detto che fosse necessario allearsi con il Pd. Ho sostenuto, viceversa, la necessità che vi fosse un’alleanza omogenea al governo nazionale e nei territori: in tutte le regioni, non solo in Puglia. E siccome questa omogeneità non era stata perseguita nel corso dell’esperienza dell’esecutivo con la Lega, ho lanciato un appello a farlo quando è stato varato il governo giallo-rosso». Ciò detto, Conca avverte che «non ci sono più le condizioni per un accordo in Puglia». E la ragione consiste nel fatto che sia il M5S sia il centrosinistra hanno già individuato i rispettivi candidati presidenti. «Ed Emiliano non farebbe mai un passo indietro, dunque discuterne è inutile».
«Io sono per la linea dura e pura – dice la consigliera foggiana Rosa Barone – e mi schiero da tempo perché il movimento torni ad essere quello delle origini. La commistione con altre forze politiche ci nuoce, non c’è dubbio. Diventiamo simili agli altri. E tra i simili e quelli veri, gli elettori sceglierebbero gli originali. Finora siamo stati premiati perché siamo stati coerenti: davvero non potremmo sostenere quelli che abbiamo contrastato per 5 anni». I risultati di questo isolamento non sono, tuttavia, brillanti. «Certo, lo riconosco, il contesto è difficile, ma ci dobbiamo esporre al rischio. Io penso che noi dobbiamo meritarci il voto per quello che abbiamo fatto. I cittadini hanno visto come abbiamo lavorato e credo che saremo premiati per questo».
La linea è confermata dal consigliere salentino Cristian Casili: «Non si sarà alcuna alleanza: abbiamo preso una decisione in maniera collegiale, frutto di un’attenta analisi. Abbiamo valutato, tra le altre cose, che il panorama pugliese è nettamente diverso dalle altre Regioni. Qui abbiamo non solo abbiamo avuto ben 8 consiglieri, tutti radicati sui rispettivi territori, ma abbiamo pure svolto un lavoro prestigioso che è noto anche a livello nazionale».
Da ieri, e fino al 10 febbraio, gli iscritti «certificati» possono candidarsi sulla piattaforma Rousseau per essere inseriti nelle liste per le Regionali di primavera.
Rosa Barone Sono per la linea dura e pura: vorrei un ritorno alle origini del nostro movimento
Giuseppe Brescia Non è possibile fare patti con forze politiche che abbiamo contrastato
Regionali Gli iscritti certificati possono candidarsi per essere inseriti nelle liste delle Regionali