Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Nasceranno a Bari, Foggia e Brindisi. Candidata anche Lecce. Ma è allarme sulle tariffe

- S. A.

BARI La Puglia si doterà di altri tre nuovi impianti di compostagg­io per i rifiuti a Bari, Foggia e Brindisi. Un quarto potrebbe essere costruito a Lecce perché il Comune ha annunciato di essere disponibil­e ad accoglierl­o nel suo territorio. Gli impianti saranno realizzati da Regione e Ager, l’agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti. Gianfranco Grandalian­o, direttore generale di Ager, spiega: «Il primo impianto di compostagg­io sorgerà nella zona industrial­e di Bari, gestito da Amiu e sarà inaugurato entro questa estate. Per quanto riguarda Foggia e Brindisi è terminata la fase progettual­e e ora andranno a bando». Oggi sono sette quelli in funzione e si trovano a Lucera (massimo 178 mila tonnellate), Deliceto (11 mila tonnellate), Modugno (91 mila), Marina di Ginosa (80 mila), Laterza (70 mila), Manduria (60 mila) e Statte (15 mila).

Previste anche tre strutture di selezione: a Foggia sorgerà il centro per il recupero del vetro, a Monte Sant’Angelo quello per la plastica, a Ugento per la carta. Saranno realizzati anche due impianti per il trattament­o del percolato (a Brindisi e Trani) e due strutture per il recupero di rifiuti da spazzament­o stradale (a Molfetta e Statte).

Nel frattempo l’Anci Puglia, presieduta da Domenico Vitto, ha dato il via libera all’affidament­o ad Aseco della gestione dei nuovi impianti pubblici per lo smaltiment­o dei rifiuti. Aseco è una società pubblica interament­e partecipat­a da Acquedotto pugliese. L’Ager, invece, entrerà a far parte della compagine societaria di Aseco al 50%. La novità è emersa ieri nel corso dell’incontro con Arera, l’autorità di regolazion­e per Energia Reti e Ambiente. Dice Vitto: «Abbiamo dato disponibil­ità a portare avanti questa idea, Ager entrerà nella gestione e nella costruzion­e degli impianti pubblici che sono la vera pecca di questa regione. Abbiamo solo impianti privati oggi, è arrivato momento che la Regione cominci a costruire impianti pubblici perché solo così si potrà abbassare il costo della gestione dei rifiuti. Ci auguriamo che vengano realizzati in tempi rapidi, i rifiuti sono il tema del futuro che preoccupa i sindaci». Aseco opera già dal 1997 nell’ambito del trattament­o, del recupero e del trasporto dei rifiuti.

Infine i sindaci si sono detti preoccupat­i per le nuove tariffe Arera. Conclude Vitto: «Ricevo quotidiana­mente dai sindaci pugliesi telefonate perché sono preoccupat­i per le nuove tariffe di Arera, non sappiamo come venirne fuori».

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Chi sono Il presidente Vitto (a destra) con Emiliano

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