Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Più treni e otto aree parcheggio Il Papa atteso da 40 mila fedeli
Vertice al Comune sui trasporti in vista dell’arrivo di Francesco
Accoglienza e spostamenti. BARI In attesa dell’ordinanza che definirà i divieti di transito e sosta in occasione della visita di Papa Francesco a Bari, il prossimo 23 febbraio, che concluderà l’incontro dei vescovi del Mediterraneo, a Palazzo di Città si lavora per assicurare più servizi possibili alla folla da 40 mila fedeli attesa per la celebrazione. Tanto per cominciare garantendo l’istituzione di convogli straordinari: Trenitalia, Ferrotramviaria, Fal e Fse predisporranno viaggi in più.
Il piazzale antistante la stazione centrale sarà liberato per l’occasione dai mezzi pubblici e utilizzato come primo punto di accoglienza, con un grande pannello informativo e una decina di bagni pubblici. Il percorso pedonale proseguirà poi in via Sparano (sono in via di definizione anche percorsi consigliati in caso di maltempo o forte vento per i fedeli che giungeranno dal Varco Dogana). I mezzi adibiti al trasporto di persone diversamente abili potranno sostare sugli stalli del molo San Nicola, sul piazzale d’ingresso dell’Hotel Oriente, sull’anello interno di Piazza Garibaldi e sul tratto alto di via Quintino Sella.
Da sabato 22 fino a lunedì 24 febbraio, inoltre, i titolari di pass Ztl e Zsr-A avranno a disposizione l’area parcheggio sulla banchina Massi, all’interno del Porto, e potranno parcheggiare gratuitamente su tutti gli stalli con strisce blu. Allo studio, da parte dell’azienda municipalizzata dei trasporti, anche un piano speciale, da definire in sintonia con i contenuti dell’ordinanza della Polizia Locale per le variazioni di percorso delle linee urbane. Nei prossimi giorni anche maggiori informazioni sui varchi d’accesso utilizzati per l’evento, così come sulla sistemazione di check point per le autorità civili e religiose e per il pubblico.
Intanto, armati di «taralli e pasta», alcuni detenuti delle carceri pugliesi sono stati ricevuti ieri, nell’aula Paolo VI, da Papa Francesco nell’ambito del progetto di reinserimento sociale «Senza sbarre».