Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Al Sudestival il docufilm della sfida Bertolucci-Pasolini

- di Dario Fasano

Il 16 marzo del 1975, sul campo della Cittadella di Parma si sfidarono due singolari squadre di calcio: la rappresent­ativa di Salò o le 120 giornate di Sodoma guidata da Pier Paolo Pasolini, tifoso appassiona­to del Bologna, contro quella di Novecento capitanata da Bernardo Bertolucci, che proprio quel giorno compiva 34 anni. I due registi stavano lavorando, a pochi chilometri di distanza, a due film che avrebbero segnato indelebilm­ente la storia del cinema italiano. Bertolucci stava girando nelle campagne emiliane, Pasolini vicino a Mantova. Decisero di trovarsi a Parma per l’incontro di calcio con Pasolini in campo e Bertolucci in panchina. «Io ero a bordo campo non avendo mai giocato a calcio – ricordava Bertolucci – Pier Paolo ha giocato per un’ora, non so dove trovasse tutta quella energia». Una partitella a suo modo storica, leggendari­a nei racconti della gente di cinema che vi partecipò, ma praticamen­te sconosciut­a al pubblico. Viene raccontata nel documentar­io Centoventi contro Novecento, scritto da Alessandro Di Nuzzo e diretto da Alessandro Scillitani. Un docufilm uscito lo scorso anno che sarà presentato sabato alle 18, al teatro Mariella di Monopoli, per il Sudestival, la rassegna cinematogr­afica diretta da Michele Suma in svolgiment­o nella città barese ogni weekend, fino al 13 marzo. Per la cronaca, il risultato finale fu 5 a due per la formazione di Bertolucci e fu proprio il regista emiliano a lasciare il campo con la coppa del vincitore.

Alessandro Scillitani sarà presente alla proiezione per accompagna­re il suo documentar­io e incontrare il pubblico. Così come, il giorno prima, al cinema Vittoria (alle 21), Marco Bonfanti accompagne­rà il suo film, L’uomo senza gravità, in concorso al Sudestival. Il terzo lungometra­ggio del trentanove­nne regista milanese racconta la storia speciale e intima (un mix di magia e realtà) di Oscar (Elio Germano), che fin dalla sua nascita ha dimostrato di possedere una qualità straordina­ria: il suo corpo non reagisce alla gravità. Pertanto, se non viene mantenuto con la forza di un peso o di un abbraccio, fluttua nello spazio della stanza.

La proiezione del film in concorso sarà preceduta (alle 20.30) da film breve Fino alla

fine di Giovanni Dota, in concorso al «Sudestival in corto».

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 ??  ?? Sopra Bernardo Bertolucci e Pier Paolo Pasolini in una foto del 1961 A destra Elio Germano in una scena del film «L’uomo senza gravità»
Sopra Bernardo Bertolucci e Pier Paolo Pasolini in una foto del 1961 A destra Elio Germano in una scena del film «L’uomo senza gravità»
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