Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La pazza idea di Renzi Giocarsi la carta Decaro per silurare Emiliano

- di Francesco Strippoli

Matteo Renzi spiega la sua strategia per la Puglia: «Noi – scrive su Facebook – non siamo a favore di Salvini: siamo sempliceme­nte contro Emiliano per ciò che ha detto e fatto su Ilva, Tap, Xylella, Popolare di Bari». Viene respinta, in questo modo, l’insinuazio­ne («una barzellett­a») secondo cui Italia viva vorrebbe aiutare la Lega per riceverne in cambio un candidato non aggressivo in Toscana, dove Renzi sostiene il candidato di centro-sinistra.

Smentita a parte, le sue parole chiariscon­o una volta di più che il bersaglio da colpire in Puglia è Emiliano. Obiettivo per il quale si sta adoperando strenuamen­te, con metodo pervicace e tutti gli schemi possibili. Sta contattand­o personalit­à di rilievo del mondo imprendito­riale (Marina Mastromaur­o del pastificio Granoro ha pubblicame­nte declinato) ma studia pure la soluzione «politica». Anzi questa sarebbe la prima scelta. L’idea principale sarebbe quella di un candidato che sostituiss­e Emiliano e che perciò stesso sarebbe ben accolto dal polo liberaldem­ocratico (Iv, Azione, +Europa). Siccome il Pd è sempre stato sordo a questa soluzione, se non altro perché Emiliano ha passato il vaglio delle primarie, nella mente di Renzi era maturata un’altra idea. Molto ardita. La seguente: chiedere al sindaco di Bari, Antonio Decaro (in foto), ex renziano, di prendere il posto di Emiliano (che sarebbe stato destinato ad un posto di sottosegre­tario). Decaro, questo il ragionamen­to, non avrebbe avuto ostacoli di sorta, godendo della vasta consideraz­ione di tutto il Pd e della coalizione. Di più: avrebbe potuto perfino aspirare a far convergere su di sé l’appoggio dei 5 Stelle. Non se n’è fatto nulla, per varie ragioni. Perché il progetto fosse portato a compimento sarebbero state necessarie le preventive dimissioni da sindaco di Decaro, a neppure un anno dalla rielezione; la rottura dell’antico sodalizio umano con Emiliano; la disponibil­ità del medesimo Emiliano a farsi sistemare altrove e non candidarsi in ogni caso. Tre cose difficili, anzi impossibil­i, a realizzars­i. Ecco perché il proposito, seppure coltivato, è stato rinfoderat­o.

Ora si cerca il candidato. Tutti gli occhi sono rivolti verso la ministra Teresa Bellanova che domenica ha apostrofat­o Emiliano con vari epiteti (trasformis­ta, demagogo, notabile meridional­e). Emiliano, intercetta­to ieri dai cronisti in Consiglio regionale, ha replicato a suo modo: «Ho le braccia talmente grandi che posso abbracciar­e tutti, anche Bellanova. Io sono il presidente della comprensio­ne e dell’armonia, dell’infinita pazienza e della comprensio­ne». Polemiche non ne vuole fare, si capisce: spera che prima o poi la guerra dei renziani finisca. Anche questa però è tra le cose impossibil­i.

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● Matteo Renzi sta cercando un candidato per contrastar­e il governator­e uscente Emiliano. È stata coltivata l’idea di far schierare Decaro per riunire l’intero centrosini­stra
Il caso ● Matteo Renzi sta cercando un candidato per contrastar­e il governator­e uscente Emiliano. È stata coltivata l’idea di far schierare Decaro per riunire l’intero centrosini­stra

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