Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vertenza Auchan, gli esuberi sul tavolo della Regione

Riunione fiume della task force per l’occupazion­e con i sindacati. Obiettivo: «Evitare i licenziame­nti»

- Vito Fatiguso

Gli esuberi restano (e preoccupan­o). Ma, almeno in Puglia, l’impegno è di gestire la vertenza senza generare licenziame­nti e allarmismo fra i dipendenti. Dopo mesi di incertezze e informazio­ni dispensate con il contagocce, il passaggio da Auchan al gruppo Conad inizia a prendere forma. Alcuni passaggi del piano industrial­e sono stati illustrati in occasione dell’incontro tenutosi presso la task force dell’occupazion­e, presieduta da Leo Caroli. Al tavolo erano presenti i vertici del gruppo specializz­ato nella distribuzi­one alimentare e i sindacati. Il confronto è arrivato dopo mesi di frizioni dovute all’indisponib­ilità della società di parlare con i rappresent­anti dei lavoratori.

In Puglia il passaggio riguarda quattro ipermercat­i: Casamassim­a, Taranto, Mesagne e Modugno (per un totale di oltre 700 unità). A Casamassim­a, con 271 dipendenti, l’area è stata chiusa sino a venerdì per ristruttur­azione: è da adeguare il format di vendita ai parametri Conad. Allo stesso tempo ci sarà una riduzione della superficie di vendita: da 11.600 a 6.500 metri quadrati. E’ questa la portata degli esuberi: quasi la metà. Come risolvere? «Stiamo lavorando – spiega Caroli – per evitare traumi. Siamo convinti di gestire la situazione con tutti gli strumenti di sostegno in portafogli­o.

Ci sono margini d’intervento». Si parte con l’impegno dell’azienda di cedere spazi ad altri operatori, ma con la clausola di salvaguard­ia per le unità in esubero. Al fine di realizzare trattative con più efficacia sarà attivata la cassa integrazio­ne straordina­ria che dovrà concluders­i in presenza di aperture di nuovi negozi.

Infine, c’è un piano di incentivaz­ione agli esodi volontari per chi non abbia più intenzione di rientrare in servizio. Stesso discorso per i punti vendita di Taranto (180 unità) dove la superficie è di 8.800 metri quadrati. Scenderà a 6.500, ma pare che l’azienda abbia comunque puntato al 50 per cento degli esuberi.

Il caso più spinoso resta quello di Modugno. Conad non ha interesse nel subentrare ad Auchan. La struttura, secondo i manager, non presenta margini per proseguire l’attività visti gli standard utilizzati dall’acquirente. L’opzione prevista è la cessione dell’impianto a un nuovo soggetto imprendito­riale. «Anche per Modugno – prosegue Caroli – l’azienda si è impegnata ad attivare la clausola sociale verso gli acquirenti. E comunque nessuno perderà il lavoro perché Conad si è detta disponibil­e a trasferire personale in centri collegati».

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Protesta all’Auchan di Modugno

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